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YouTube per i bambini: i video condizionano l’immaginazione dei bambini?

Published by
Maria Sole Bosaia

 

Unimamme, è molto probabile che i vostri figli, anche quelli molto piccoli si intrattengano per un tempo considerevole su Youtube, ma cosa ne pensate davvero dei suoi contenuti e di come vengono scelti?

Bambini e YouTube: le insidie nascoste

Magari anche i vostri piccoli usano YouTube Kids, una app che propone video filtrati in base all’età dei piccoli spettatori.

Le cosiddette raccomandazioni scaturiscono dalle ricerche dell’utente, dai filmati già visualizzati e da altri dati.

Questo sistema, considerata la mole di filmati caricati sul sito ogni secondo, non è perfetto. In pratica va a finire che i bambini guardano sempre gli stessi tipi di video.

Gli stessi videomaker osservano cosa ha più successo e cercano di replicarlo con formule diverse.

Dal momento che i piccini scelgono loro stessi su quale video cliccare YouTube App diventa un riflesso di ciò che vogliono i bimbi, una sorta di finestra nella loro psiche.

I bambini selezionano da sè i video che gli vengono consigliati, fino a quando perdono interesse e cambiano genere.

Ma cosa si trova su una App come questa? Animazioni di alta qualità, spezzoni di programmi televisivi, ninne nanne.

Bisogna sottolineare però che la gran parte dei video visti sono spot pubblicitari e che molti dei video più popolari sono caratterizzati da amatorialità.

Michael Rich, professore di Pediatria presso la Harvard Medical School, sottolinea che questo è “come uno zapping frenetico”.

Naturalmente sono stati compiuti numerosi studi su quale sia il livello di ricezione, gli effetti di questi contenuti sui bambini.

Di recente alcuni ricercatori hanno scoperto che quando un’esperienza di contatto diventa interattiva i bambini di meno di 3 anni possono fare collegamenti tra ciò che accade sullo schermo e ciò che accade fuori.

Un altro professore, Kirkorian ha preparato una serie di test per indagare cosa significhi interattività per bimbi tanto piccoli e ne è emersa una sensibile differenza di apprendimento tra ciò che i bimbi hanno assimilato quando potevano interagire con la App rispetto a quando si limitavano ad osservare lo schermo.

Definire cosa voglia dire davvero interattività non è facile, per alcuni ricercatori pigiare un tasto significa interagire.

Bisogna considerare anche che i bambini amano guardare sempre le stesse cose, come spiega il professor Calver di Georgetown questo è un aspetto che riguarda la comprensione. I piccini guardano lo stesso contenuto per capire la storia.

Inoltre i più piccoli sono naturalmente predisposti verso interessi relativamente limitati ed è per questo che scelgono video con concetti famigliari e personaggi che già conoscono.

A questo punto è difficile stabilire se i bimbi continuano a cliccare sull’icona di un video perché effettivamente lo riconoscono o perché è diventato una sorta di gioco.

Un’altra considerazione da tenere presente è quella per cui, secondo gli scienziati YouTube Kids non sia uno strumento educativo valido. Naturalmente dipende dal video e anche dal coinvolgimento di un adulto per aiutare i bimbi a contestualizzare ciò che appare davanti a loro. Non è chiaro quale valore venga attribuito a comportamenti precedenti alle sue raccomandazioni.

Non esiste, infine, una selezione umana dei migliori video per bambini e il controllo qualità ne risente, l’anno scorso ad esempio su YouTube Kids circolava un filmato in cui personaggi simili a Topolino si sparavano.

Una volta che l’algoritmo di YouTube Kids determina che, per esempio, su un certo canale va forte un video sulla melma, i videomaker rischiano molto ad allontanarsi da questo tempo e quindi, ancora una volta, è YouTube che decide per tutti.

Queste nuove generazioni che crescono giocando con ipad e smartphone stanno sviluppando nuove aspettative sulla struttura narrativa e gli ambienti informativi, in un contesto in cui i contenuti vengono plasmati a richiesta.

Unimamme, voi cosa ne pensate delle osservazioni riportate su The Atlantic?

I vostri figli quanto tempo passano su YouTube, voi controllate cosa guardano, li affiancate durante la visione?

Noi vi lasciamo con 10 motivi per limitare la tecnologia ai bambini fino ai 12 anni.

Maria Sole Bosaia

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