Ci sono delle storie davvero tristi, che noi di Universomamma vogliamo diffondere perché siamo da sempre a fianco di chi a volte non ha voce per farsi sentire. Si tratta di una vicenda che anche se accaduta in Argentina, in realtà potrebbe benissimo capitare sotto casa e allora bisogna indignarsi e lottare affinché non accada di nuovo.
“Finalmente una buona notizia! Era tempo che valutassero i diritti di 35 bambini invece che di uno solo“, “Che grande novità per i bambini! Possono lavorare in pace“. Questi sono solo alcuni dei messaggi felici che sono stati scambiati in un gruppo di WhatsApp formato da mamme di una scuola cattolica a Merlo in Argentina.
Il motivo della loro gioia era il fatto che un bambino affetto dalla Sindrome di Asperger è stato tolto dalla classe dopo la pressione degli altri genitori.
Un rappresentante della scuola Gustavo González, ha dichiarato alla televisione argentina che la scuola ha lavorato per 4 anni con il bambino, provando diverse strategie. La decisione di spostarlo in un’altra classe è stata accolta più che favorevolmente dagli altri genitori: “Quello che non ci aspettavamo” – ha detto González – “è stata la celebrazione e la gioia per questa decisione e ciò è un male. E’ necessario che parliamo con questi genitori. Non è normale”.
Il caso è scoppiato dopo che Rosaura Gómez, la zia del ragazzo espulso, ha condiviso gli screenshots di WhatsApp e ha denunciato l’azione delle mamme in un post su Facebook, che è diventato immediatamente virale.
La madre del bambino, Paola, ha spiegato ai media locali la situazione,si legge su El pais dicendo che ha lavorato con la scuola per cercare di mantenere suo figlio nella stessa classe, ma la pressione degli altri genitori è stata troppo forte. “A mio figlio piace avere degli amici, ci prova, ma qualche volta non capisce a che gioco stanno giocando“.
Paola difende la scuola, ma ovviamente non i genitori che hanno reso la vita impossibile alla scuola stessa, arrivando addirittura a non far andare a scuola i figli: “Era giugno, di 35 bambini della classe solo 11 erano presenti. Ho mandato mio figlio a scuola lo stesso, come ho sempre fatto. Mi ha detto che c’erano pochi studenti ma pensavo che fosse a causa della pioggia” – ha raccontato – “Sono stata ingenua. Un’altra mamma più tardi mi ha detto che cosa è successo, che altri genitori volevano che mio figlio fosse espulso“.
Una di queste mamme, Cristina Peduzzi, ha fatto alcune dichiarazioni per difendersi dicendo che “non abbiamo mai discriminato nessun bambino“, aggiungendo che da quando è stato postato on line il messaggio di Whatsapp ha ricevuto più di 5000 messaggi di insulti.
Claudia, che aveva scritto nel gruppo che la notizia dell’espulsione del bambino era “un vero sollievo“, ha dichiarato che il bambino è arrivato in classe due anni fa e che è stato accolto “in maniera molto gentile“, ma che ci sono stati diversi episodi violenti che hanno generato la protesta. “Abbiamo chiesto che venisse spostato finché non stesse meglio, perché quest’anno ha seriamente assaltato alcuni ragazzini“. Queste aggressioni sono consistite nel portare via degli oggetti agli altri. La questione è ancora aperta.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla della Sindrome di Asperger spiegata in 8 minuti grazie a un film.
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