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Una mamma sfuggita coi figli a trafficanti di esseri umani condivide 4 consigli

Published by
Maria Sole Bosaia

Unimamme, noi tutti vorremmo che i bambini fossero sempre al sicuro, ma purtroppo non è sempre così.

Una mamma lancia un appello

Diandra Toyos ha vissuto un’esperienza a dir poco inquietante con i suoi bambini e ha voluto condividerla per aiutare altri genitori come lei.

 

Di recente ho letto il messaggio di una mamma che non conoscevo, un post diventato virale. Un messaggio che descriveva cosa le fosse successo mentre si trovava da Target. Lei e i suoi bambini erano stati presi di mira da trafficanti di esseri umani.

Lei ha parlato di come avesse riportato la notizia dopo l’accaduto. Le hanno detto che quello era un modo molto comune per adescare le vittime.

Quando leggo qualcosa di simile penso, “oh com’è spaventoso, bisogna fare attenzione“, ma penso sempre “non potrebbe mai succedere a me”.

Ma ragazzi, è successo.

Pochi giorni fa io e mia mamma siamo abbiamo portato i miei 3 bambini (una bambina di 4, uno di 1 anno e mezzo e un altro di 7 settimane) da Ikea.

Ci divertiamo ed è sempre bello portare i figli fuori di casa.

Ci siamo andati per provare i divani. Eravamo in quella sezione e i bambini si divertivano a cercare di scalare ogni divano. Mia figlia cercava di convincerci a comprarne uno. Mio figlio maggiore stava allegramente passeggiando da divano a divano, lasciandosi cadere di peso su ciascuno.

Il mio piccolo si stava mettendo comodo nella fascia, profondamente addormentato.

Dopo pochi minuti ho notato un uomo ben vestito, di mezza età che andava in cerchio intorno all’area, avvicinandosi a me e ai bambini.

A un certo punto è comparso proprio davanti a me e ai bambini, istintivamente mi sono messa tra lui e il mio bimbo che si muoveva.

Avevo una brutta sensazione.

Lui continuava a camminare intorno all’area. Fissando i bambini. Di tanto in tanto sollevava qualcosa facendo finta di guardarlo ma guardando in realtà noi.

Mia mamma lo ha notato e ha detto di tenerlo d’occhio. Noi ci siamo spostati e lui ha fatto lo stesso. Seguendoci da vicino.

Mio figlio ha vagato nelle piccole sale con schermi e io l’ho seguito da vicino con il piccolo a tracolla. Mia mamma mi ha detto che ha osservato l’uomo anziano lasciare ciò che stava facendo e seguirci da vicino nell’area.

Nello stesso momento ha notato un altro uomo vestito in modo più casual, lui era intorno ai 20 anni. Lui non ci stava guardando ma ci girava intorno proprio come l’altro uomo.

Io e mia mamma ci siamo sedute e abbiamo atteso che loro si muovessero. Avevamo una sensazione nello stomaco che si stesse verificando qualcosa, ma speravamo di sbagliarci e che loro si muovessero.

Quindi ci siamo sedute nella piccola sala con gli schermi. Per quasi 30minuti. Anche loro si sono seduti. Si sono seduti su un divano nella sala dei televisori davanti a noi. Quello è stato il momento in cui abbiamo sentito che il nostro istinto era giusto e che c’era qualcosa che non andava.

Sono rimasti seduti per tutto il tempo in cui lo siamo stati noi, si sono alzati quando ci siamo alzati noi.

Siamo andati avanti, poi mia mamma si è girata e ha capito che i due uomini si erano mossi e che erano seduti a un divano di distanza sempre rivolti nella nostra direzione.

L’uomo anziano ci stava ancora guardando. Lei ha provato a incrociare il suo sguardo, facendogli chiaramente capire che li avevamo visti. Poi ci siamo mossi.

A un certo punto siamo riusciti a seminarli (abbiamo parlato con un impiegato, siamo tornate indietro, siamo andate in bagno e siamo usciti in una sezione diversa). Ho continuato a tenere i bambini con me per tutto il tempo.

Ho tenuto il mio piccolo nella tracolla per avere occhi e mani libere. Non dovevo tenere d’occhio il passeggino e due bimbi. Dovevo colo controllare i miei due più grandi.

Quando abbiamo oltrepassato il labirinto dell’Ikea abbiamo segnalato la cosa alla sicurezza.

Dopo aver parlato di questa esperienza ci sono alcune cose che voglio sottolineare:

  • quegli uomini non stavano facendo shopping, mentre noi stavamo girando il negozio non guardavano le cose…sul serio. L’uomo anziano ogni tanto sollevava qualcosa e faceva finta di guardarla ma poi guardava i miei figli. Poi lo lasciava giù e si spostava quando lo facevamo noi
  • non stavano aspettando nessuno. Spesso si vedono uomini all’Ikea che aspettano le loro mogli, ma questi tizi sembravano essere soli. Non si parlavano nemmeno, non parlvano a nessuno. Non sorridevano per caso alle persone (inizialmente ho guardato l’uomo anziano e gli ho sorriso… cosa che faccio regolarmente quando sono fuori. Cerco sempre si stabilire un contatto visivo, lui ha subito guardato altrove. Questo mi è sembrato strano).
  • Erano vestiti bene, ma in modo diverso. Non li avrei mai messi insieme, non sembravano stare insieme
  • La zona in cui stavamo passeggiando aveva un’uscita vicino. Ikea è un negozio labirinto gigantesco. Sarebbero potuti uscire da lì con i miei bambini e darli a qualcuno che li aspettava fuori, sarebbero spariti prima che potessi raggiungerli

C’era qualcosa di strano. Lo sentivamo per istinto. Ero quasi certa che fossimo il bersaglio di trafficanti di esseri umani. Accade ovunque, anche negli Usa, nei nostri cortili, sto leggendo sempre di più riguardo a queste esperienze ed è terrificante.

E se non fosse stato quello qualcos’altro di oscuro stava avvenendo. In ogni caso, come genitori, dobbiamo stare all’erta.

Per favore fate attenzione quando siete fuori con i vostri bimbi. Non è il momento di messaggiare o di usare Facebook o di chattare al telefono.

Quando siete in uno spazio pubblico con i vostri bambini state attenti e presenti in modo da non diventare vittime.

Se non avessi fatto attenzione quel giorno o avessi lasciato vagare e giocare i miei figli mentre guardavo il telefono, ne avrei perso uno.

Il solo pensiero mi fa stare male. (Soprattutto perché ne sarei stata responsabile).

Quindi col senno di poi avrei dovuto scattare una foto. Probabilmente davanti al loro volto così mi avrebbero visto farlo.

Credete al vostro istinto, è lì per una ragione.”

Unimamme, voi cosa ne pensate del messaggio di questa mamma pubblicato su Facebook?

A voi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile?

Noi vi lasciamo con l’allarme pedofilia lanciato da un papà.

 

 

 

Maria Sole Bosaia

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