Unimamme, gli adolescenti a volte sono lunatici e tendono a vedere le cose in modo negativo, i genitori devono affrontare questo loro nuovo atteggiamento.
Forse non tutti i genitori sono consapevoli che ciò che pensiamo influenza il nostro modo di sentire a livello emotivo e fisico, ma anche il modo in cui ci comportiamo.
Le ricerche in campo psicologico testimoniano che un modo di pensare pericoloso può essere cambiato, spiega una psicologa esperta, Mary K. Alvord su NPR.
I genitori quindi possono svolgere un grande ruolo nell’aiutare i figli a sviluppare utili capacità di vita come:
Prestare attenzione a una voce interna pessimistica è un’esperienza universale. Spesso protegge le persone dal pericolo. E a volte, un pensiero negativo diventa la molla per reagire, per studiare, per esempio.
Ad ogni modo, le insicurezze vissute durante l’adolescenza rendono i ragazzi particolarmente vulnerabili e propensi a vedere tutto nero. Questo atteggiamento può condurre a:
Aiutare quindi i ragazzi a pensare in maniera più realistica li può aiutare ad esempio nel passaggio alle superiori o all’università.
I pensieri hanno il potere di influenzare i sentimenti e il comportamento, come insegna la terapia comportamentale. Se i genitori riuscissero, ascoltando i figli, a spingerli ad analizzare i loro pensieri e a fronteggiarli, li aiuterebbero ad allontanare ogni negatività.
Ecco allora 4 tipici modi di pensare negativi dei ragazzi che i genitori possono individuare:
Riconosciuto il modo di pensare che affligge nostro figlio, come genitori non dobbiamo cercare di fermare il corso dei pensieri, perché ciò rende quelle idee più persistenti. Dobbiamo incintare i figli ad affrontare i loro pensieri, esaminandoli minuziosamente e rimpiazzandoli con una prospettiva più realistica.
Alcuni esempi di domande, a detta dell’esperta, potrebbero essere: “Hai avuto molti amici alla tua precedente scuola, sii realistico, non pensi che hai possibilità di farti nuovi amici ora? Cosa potresti fare di concreto? Cosa diresti a un tuo amico preoccupato per lo stesso motivo?”.
Una risposta utile potrebbe essere: “Ci vorranno magari alcune settimane per conoscere nuovi amici, ma l’ho fatto in passato quindi perché non dovrei riuscirci ora. Inoltre potrei provare ad iscrivermi ad un corso e incontrare persone con le mie stesse passioni“.
Un modo di pensare più realistico ed equilibrato conduce ad azioni positive, rinforza la fiducia, aumenta l’autostima, rendendo così i ragazzi più felici.
Unimamme voi lo fate, sapete cosa pensano i vostri figli? Cosa ne pensate di questi consigli?
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