Abusi su alunno: una condanna mai inflitta prima in Italia per violenza sessuale su minore. Un maestro che aveva abusato di un bambino che gli era stato affidato per alcune ripetizioni è stato condannato a una pena esemplare, una delle più alte mai inflitte prima in Italia.
Abusi su alunno: maestro condannato a 18 anni di carcere
Il Tribunale di Milano ha pronunciato una sentenza di condanna durissima, mai emessa finora in casi simili in Italia, contro un maestro che aveva abusato sessualmente di un suo alunno. L’uomo è stato condannato a 18 anni di carcere per violenza sessuale nei confronti di minore di 14 anni, tradimento e sfruttamento del ruolo di fiducia.
Le aggravanti alla violenza sessuale sono
- la minore età dell’alunno sotto i 14 anni
- e l’abuso da parte del maestro della propria qualità di insegnante.
La pena comminata è più alta di quella richiesta dal pubblico ministero. L’uomo è stato condannato anche a 3 anni di libertà vigilata, dopo il carcere.
I fatti risalgono al 2012 quando il bambino vittima di abusi aveva 10 anni ed era stato affidato ad un maestro elementare della sua scuola, ma non della sua classe, per alcune lezioni extra a pagamento che si svolgevano nell’istituto, situato in provincia di Milano. È stato durante le lezioni private che il bambino è stato abusato dall’insegnate. Abusi che sono durati anni, dai 10 ai 12 anni del bambino: dalla quinta elementare alla seconda media.
La condanna esemplare del maestro orco per gli abusi commessi sul suo alunno potrebbe costituire un precedente importante. Così come è importante il fatto che siano stati riconosciuti il tradimento del rapporto di fiducia e l’abuso del ruolo. Un insegnante ha grandi responsabilità, le prime sono quelle nei confronti dei loro allievi e delle famiglie che gli affidano i figli.
Dopo la sentenza di condanna sono state toccanti le parole del ragazzo, oggi un adolescente, che era stato abusato da bambino: “Se ho trovato la forza per raccontare quello che mi era capitato, è stato proprio per salvare altri bambini come me”. “Non bisogna ascoltare i pedofili che minacciano, se parlassimo, di fare del male alle persone alle quali vogliamo bene. Al contrario non c’è da avere paura, e nemmeno bisogna avere imbarazzo a confidarsi con i genitori o con gli amici. E anche la polizia, io l’ho sperimentato, sa come ascoltarti e metterti a tuo agio e aiutarti piano piano” si legge sul Corriere della Sera.
Che dire unimamme, c’è poco da commentare di fronte a questi casi. Ma è sicuramente motivo di sollievo il fatto che la magistratura abbia iniziato a punire un po’ più duramente questi crimini odiosi. Speriamo che questa notizia possa avere un effetto deterrente.
Sullo stesso tema vi ricordiamo il caso della maestra americana che ha fatto arrestare due pedofili dopo averli scoperti per caso durante un viaggio in aereo.
VIDEO: come riconoscere gli abusi sui minori