Quando Rebecca Woodcock ha dato il benvenuto a suo figlio Henry nel gennaio del 2014, ha segnato la fine di quattro anni di dolore. L’arrivo poi di Matilda a giugno 2017 non ha fatto che aggiungere felicità.
Rebecca, da Stafford, arrivava infatti da 4 devastanti aborti nello spazio di 5 anni, un’esperienza che lei stessa ha definito “disperata”.
“Una volta che decidi che è il momento, speri solo che succeda” – ha raccontato al Mirror – “Le mie amiche rimanevano incinta e io speravo che capissero perché fossi un po’…distante”.
Nel 2011 ha avuto il suo primo aborto, era incinta di 9 settimane. Invece di dispiacersi, lei e suo marito Mark, sono rimasti ottimisti e progettavano di allargare di nuovo la famiglia.
Il secondo aborto è arrivato nel 2012, quando è stato comunicato loro che il cuore del loro bambino aveva smesso di battere.
Rebecca si è sottoposta a una serie di ecografie che hanno rivelato che aveva un utero bicornuale o a “forma di cuore” e dei fibromi. Entrambe le condizioni potevano impedire che le gravidanze continuassero. A questo punto quindi ha optato per un consulto privato e si è rivolto al ginecologo Luciano Nardo, Direttore del Reproductive Health Group in Daresbury, Cheshire.
Sotto le cure di Nardo, Rebecca ha appreso che aveva un septo in utero – un pezzo di tessuto a forma triangolare che divide la cavità uterina – responsabile di tutti gli aborti. Rebecca è stata allora operata per rimuoverlo e per rimuovere i fibromi, ma nel dicembre 2012 ha avuto il suo terzo aborto. Così il ginecologo ha deciso di prescriverle delle pillole di progesterone.
“A quel punto, il bisogno di diventare mamma mi stava consumando“ ha ammesso.
Fortunatamente a giugno 2013 è rimasta incinta del primogenito Henry. “Ricordo di essermi svegliata prima di andare al lavoro e di aver pensato ‘Farò un test di gravidanza prima di entrare in doccia…ed era positivo! Ho svegliato Mark e mentre eravamo elettrizzati, avevamo anche paura. Mark era nervoso come me e non volevamo celebrare la notizia”.
Il ginecologo le ha raccomandato di prendere il progesterone, un’alta dose di acido folico e una piccola dose di aspirina per i primi tre mesi di gravidanza, oltre ad avere 3 iniezioni per le prime 12 settimane. Solo dopo la 20esima settimana la coppia ha iniziato a rilassarsi e a gennaio 2014, con 5 settimane di anticipo, il piccolo Henry è nato.
Nel 2016 però Rebecca ha avuto un altro aborto, perché non aveva assunto le pillole di progesterone. Non appena ha ripreso a prenderlo è arrivata la piccola Matilda.
“A tutte le persone che ci stanno passando, se posso dare un consiglio: siate forti e cercate di non perdere la speranza. Ci sono persone come me che hanno avuto 4 aborti e che adesso hanno due meravigliosi bambini in salute“.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post di una donna che è diventata mamma dopo 4 anni di tentativi e un aborto grazie a un “braccialetto”.
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