Devo dire che delle volte per me è molto difficile educare le mie figlie, perché, come per tutte le cose della vita, voglio evitare il conflitto. Non mi piace molto litigare e per questo a volte cerco di non farle arrabbiare e invece che punirle, lascio correre. So che è un errore da non fare e per questo ci sto lavorando sopra.
Per fortuna so di non essere l’unica a commettere degli sbagli e allora un po’ mi consolo.
“Alcuni genitori credono che non si debba mai avere un conflitto con i propri figli” – dice Thomas W. Phelan, Ph.D., autore di alcuni libri sull’educazione dei bambini – “Tuttavia la realtà è che i bambini hanno bisogno di una struttura che ponga dei limiti. La disciplina serve per imparare l’autocontrollo e un comportamento appropriato. I ricercatori hanno infatti mostrato che i bambini con i genitori più permissivi sono molto più aggressivi a scuola e hanno un rischio più alto di bere già da minorenni” si legge su Parents.
Quali sono gli errori più comuni?
1 – Non andare fino in fondo alle conseguenze: se per esempio il bambino sta facendo un capriccio, la cosa che viene in mente da fare è minacciare che non si avveri qualcosa a cui tiene, per esempio l’arrivo della nonna. “Se ti comporti male, dico alla nonna di non venire” dico a Paola. So che non serve a nulla, anche perché ovviamente la nonna verrà e la mia minaccia è vana. Prima di annunciare una conseguenza, lasciate la stanza e fate dei respiri profondi. Questo vi darà il tempo per calmarvi e tornare indietro con una soluzione più ragionevole, suggerisce Jenn Mann, uno psicologo autore del libro “La guida dalla A alla Z per crescere figli felici e sicuri”. Se ve lo dimenticate, lasciate che i vostri figli sappiano che il cambiamento lavora meglio per voi, non per loro. Per esempio si può dire: “Andremo alla festa perché ho promesso alla mamma di Emma di aiutarla, ma domani vedrai 30 minuti in meno di tv”.
2 – Chiedere una collaborazione invece di insistere per averla: spesso chiedo alla bambine un piccolo aiuto per aiutarmi a sistemare i loro giocattoli. A volte lo fanno, altre volte rispondono che non ne hanno voglia. E allora mi arrabbio. Dobbiamo ricordarci però, suggeriscono gli esperti, che anche se diamo degli ordini, non siamo dei dittatori, ma bisogna essere fermi. Invece che dire “okay?” alla fine di una frase o di chiedere ai bambini di fare qualcosa, bisogna esprimersi in maniera più assertiva: “Ho bisogno che mi aiuti a mettere a posto i giochi” e stabilire delle routine. Così la richiesta di aiuto non è un ordine ma una direttiva che i bambini non possono rifiutare.
3 – Lasciare che i vostri figli infrangano le regole: per esempio prima di andare a dormire vi chiedono di guardare un cartone; quando è finito bisognerebbe spegnere la tv, ma se chiedono di vederne un altro e noi diciamo ok, non è il giusto modo di procedere. Bisogna invece prendere una direzione chiara e precisa e non lasciare spazio alla discussione. Mentre va bene che in alcune occasioni i bambini abbiano il controllo (per esempio nella scelta di una merenda piuttosto che un’altra), non si deve cadere nella negoziazione.
4 – Cercare di rendere il proprio figlio felice ad ogni costo: per esempio comprare qualcosa che per lui è troppo grande e che lascerà, come un gelato enorme. Meglio invece optare per qualcosa d’altro, anche se non sempre ci si riesce perché magari il bambino si mette a fare i capricci. La soluzione è convalidare i sentimenti dei vostri figli piuttosto che cercare di soddisfarli. Potreste – nel caso del gelato – comprare un biscotto e dire: “Lo so che sei deluso del biscotto“; in questo modo ricordate a voi stessi che quando ponete dei confini e li rispettate, potrete anche costruire delle competenze di cui i vostri figli avranno bisogno per confrontarsi con i cambiamenti che la vita pone.
E voi unimamme che cosa ne pensate? Io faccio un sacco di errori!
Intanto vi lasciamo con il post che parla dei 20 errori da evitare secondo un esperto nell’educazione dei figli.
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