La procedura “mamme canguro” è una serie di interventi multisfaccettati sui nati pre termine o sotto peso e sui loro genitori. I benefici a breve e medio termine delle “mamme canguro” sulla sopravvivenza, sullo sviluppo neurologico, sull’allattamento e sulla qualità della cura materna sono ben documentati da alcuni studi condotti in Colombia tra il 1993 e il 1996.
Un nuovo studio ha invece voluto continuare quella mole di dati estendendola anche nella vita adulta: la domanda della ricerca è quella di capire quali effetti – se ci sono – possono rivelarsi anche a lungo termine. Ecco quello che è stato scoperto.
Dal 2012 al 2014 un totale di 494 partecipanti rispetto ai 716 partecipanti della ricerca principale sono stati identificati. Di questi:
In che cosa consiste la procedure “mamme canguro”? Si basa su 3 componenti:
Questo metodo è stato sviluppato in Colombia su pazienti dell’unità neonatale, dove i bambini rimangono nell’incubatrice finché non raggiungono il peso giusto.
Gli effetti di questo tipo di terapia sono stati ritrovati già dopo un anno nel quoziente intellettivo dei bambini, ma soprattutto i ricercatori hanno trovato che i benefici sono presenti ancora dopo 20 anni negli individui più fragili e che “le mamme canguro” hanno dimostrato:
Lo studio indica che le “mamme canguro” hanno appunto un significativo impatto sullo sviluppo sociale e comportamentale anche 20 anni dopo l’intervento.
La copertura con questo metodo è stata sufficiente e potrebbe essere estesa anche ai 18 milioni di bambini che nascono ogni anno e che sono candidati per questo metodo.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla della canguro terapia e degli effetti anche dopo 10 anni.
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