Dopo che ho partorito ho odiato il mio corpo. Il problema è che mi sentivo davvero a terra. Mentre tutti mi ripetevano che dovevo essere felice, mi guardavo e non mi riconoscevo più: ero gonfia, flaccida, avevo i piedi gonfi. Credevo che nel giro di breve tempo sarei rientrata nei vestiti di prima e invece non riuscivo ad allacciare pantaloni e le magliette mi fasciavano tutte sulla pancia. Sicuramente questo è stato uno dei motivi per i quali mi è venuta la depressione post partum: il mio corpo non soltanto mi aveva completamente abbandonato durante il parto, ma ero anche orribilmente grassa. La colpa è stata anche mia che non mi sono presa abbastanza cura di me durante la gravidanza, sicura com’ero di saperne sempre più degli altri.
La storia di una mamma è in un certo simile alla mia, solo che i nostri corpi hanno reagito diversamente
La storia di Becky Vieira è in un certo senso simile alla mia, solo che i nostri corpi hanno reagito diversamente.
Questa mamma, Becky Vieira ha deciso di condividere la sua storia su Babycenter.
“Alcuni mesi dopo la nascita di mio figlio, le persone hanno visto il mio corpo dopo il parto e mi hanno chiesto che tipo di dieta facessi e se facessi esercizio. Quando dico che non faccio niente, mi sento rispondere su quanto sia “geneticamente benedetta” o quanto mio marito sia fortunato.
Non considero la rapida perdita di peso come una benedizione. Non determino la mia salute in base al mio peso. Questo è il corpo della depressione post partum. Non sono fiera di mostrarlo perché mi sento come se tutto fosse finito. Invece, lo state guardando perché spero che questa storia possa essere d’aiuto a qualcun altro.
Ho esitato prima di scattare la foto dei “nove mesi dentro, nove mesi fuori“. Non sono ingenua, riconosco come appare il mio corpo. Il numero sulla bilancia è inferiore rispetto a prima di rimanere incinta.
Dopo che mio figlio è nato sentivo il mio corpo diventato estraneo. Non era il peso, era il gonfiore dei piedi e del seno. Le notti dopo la nascita il seno perdeva latte. Mi sentivo come se stessi vestendo i panni di qualcun altro, niente era famigliare e volevo l’ora di togliermeli.
Quando la depressione ha cominciato a combattere una guerra silenziosa dentro di me, ho perso il mio appetito. Allattavo, non dormivo, bruciavo calorie mentre combattevo per prendermi cura del mio amato figlio mentre cercavo allo stesso tempo di rimanere viva.
La mia famiglia ha cercato di farmi mangiare. Non mi importava. In pochi mesi i miei vestiti mi stavano grandi. Poi i miei vestiti prima della gravidanza mi stavano larghi. Il mio corpo era di nuovo un estraneo. I vestiti di una sconosciuta erano ancora sul corpo nel quale vivevo e dai cui volevo uscire. Volevo essere di nuovo me stessa.
Quello che ho fatto è niente. Non ho fatto esercizio fisico o mangiato sano: ero depressa”.
Becky ha poi raccontato che suo marito e i suoi famigliari hanno provato a cucinarle i suoi piatti preferiti, ma non è servito a nulla. La mancanza di appetito può essere uno dei sintomi della depressione post partum. Nel mio caso per esempio è stato il contrario: per non pensare al mio dolore ho mangiato e mangiato e mangiato.
Per fortuna Becky ha capito che l’unica via d’uscita era chiedere aiuto: la sua depressione post partum è stata trattata da un professionista e tutti i sintomi, compreso lo scarso appetito, se ne sono andati. Così è potuta ritornare al suo peso forma.
“Se conoscente una neo mamma che improvvisamente perde peso senza motivo, per favore parlatene con lei. Ci potrebbe essere una motivazione seria. E potresti essere la ragione per cui chiede aiuto” dice all’ultimo questa mamma.
E voi unimamme cosa ne pensate? Intanto vi lasciamo con il post che parla di depressione post partum: sicuri di saperla riconoscere?
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