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Attualità

Ansia post parto: i segni per capire se ne soffrite

Published by
Valentina Colmi

Io ho avuto la depressione post partum e l‘ansia è sicuramente stata la mia “amica” per molto tempo: ricordo che non volevo che mio marito uscisse di casa dopo che era nata Paola perché avevo paura che potesse succedere qualcosa alla bambina, che potessi farle del male o di stare da sola. E‘ stato davvero un periodo orrendo, ma spesso chi si ammala non viene considerato come tale. La depressione è molto sottostimata, viene più che altro percepita come un “piangersi addosso” e le mamme non riescono ad esprimere il proprio dolore, perché non vengono capite.

Ecco perché sono d’accordo con una mamma che raccontato le battaglie che ha dovuto affrontare perché soffriva di ansia postparto.

Quando l’ansia post parto ti colpisce: ecco cosa bisogna affrontare

Kristi Pahr, ha spiegato cosa si prova quando si soffre di questo disturbo, che è più frequente di quello che si pensa e lo fatto su Romper.

Ti senti la mamma peggiore in assoluto: ogni mamma preoccupa e si pone domande sulla maternità e sull’essere un buon genitore. Ma quando si soffre di ansia dopo il parto le paure ti consumano. Ti convinci che tutti siano lì per dire che tu sei una pessima madre. Sei sicura che ogni volta che suonano alla porta siano i servizi sociali che ti portano via il tuo bambino.

Ti convinci che tutto è sbagliato: quando soffri di ansia dopo il parto, sei convinta.che tu non stai facendo bene le cose come fare il bagno al tuo bambino, allattarlo, giocare con lui. Così inizi a cercare su Google ogni cosa convincendoti ancora di più che stai fallendo su tutto.

Pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in te: i pensieri che ti rimbombano in testa sono “Che cosa c’è di sbagliato in me? Perché è così difficile? Le altre donna hanno qualcosa che io non ho”.

Pensi che ci sia qualcosa di sbagliato nel bambino: ogni cosa nel bambino sembra indicare un problema. Analizzi ogni movimento e suono e funzionalità del suo corpo e ti convinci che qualsiasi cosa sia un sintomo (probabilmente fatale) di qualche malattia.

Sei costantemente preoccupata che tuo figlio possa morire: ogni madre terrorizzata per la SIDS o per il fatto di perdere il proprio figlio in qualche incidente. Ma quando si soffre di ansia quelle paure diventano fissazioni: ogni cosa diventa un potenziale pericolo, anche se si tratta di qualcosa di innocuo. Potresti stare tutta la notte a sentire il tuo bambino respirare o immaginare ogni scenario possibile in cui tuo figlio potrebbe morire.
Hai dei pensieri intrusivi spaventosi: i pensieri intrusivi sono davvero terribili. E’ come se ogni scenario possibile, il peggiore, entrasse nella tua testa e non se ne volesse andare. Sono implacabili e non riesci a razionalizzarli.
Ti senti completamente sola: quando hai paura e soffri di ansia, ti senti sola. Hai paura di dire come ti senti perché ti vergogni. Sei convinta che le persone ti giudicheranno e si vergogneranno di te e – visto che purtroppo lo stigma attorno alle malattie mentali è ancora molto reale – potrebbero farlo. Perciò pensi che se qualcuno sapesse come ti senti, ti toglierebbero tuo figlio.
Queste sono le sfide che le mamme che soffrono di ansia postparto devono affrontare. Conoscerle può aiutare a capire e a capirvi. Se vi ritrovate in queste sensazioni, il consiglio è di parlarne con qualcuno, farvi aiutare. Ricordando che non siete sole.
E voi unimamme ci siete passate?

Intanto vi lasciamo con il post che parla del disturbo d’ansia di cui soffrono molte madri. 

Valentina Colmi

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