Io ho avuto la depressione post partum e l‘ansia è sicuramente stata la mia “amica” per molto tempo: ricordo che non volevo che mio marito uscisse di casa dopo che era nata Paola perché avevo paura che potesse succedere qualcosa alla bambina, che potessi farle del male o di stare da sola. E‘ stato davvero un periodo orrendo, ma spesso chi si ammala non viene considerato come tale. La depressione è molto sottostimata, viene più che altro percepita come un “piangersi addosso” e le mamme non riescono ad esprimere il proprio dolore, perché non vengono capite.
Ecco perché sono d’accordo con una mamma che raccontato le battaglie che ha dovuto affrontare perché soffriva di ansia postparto.
Kristi Pahr, ha spiegato cosa si prova quando si soffre di questo disturbo, che è più frequente di quello che si pensa e lo fatto su Romper.
Ti senti la mamma peggiore in assoluto: ogni mamma preoccupa e si pone domande sulla maternità e sull’essere un buon genitore. Ma quando si soffre di ansia dopo il parto le paure ti consumano. Ti convinci che tutti siano lì per dire che tu sei una pessima madre. Sei sicura che ogni volta che suonano alla porta siano i servizi sociali che ti portano via il tuo bambino.
Ti convinci che tutto è sbagliato: quando soffri di ansia dopo il parto, sei convinta.che tu non stai facendo bene le cose come fare il bagno al tuo bambino, allattarlo, giocare con lui. Così inizi a cercare su Google ogni cosa convincendoti ancora di più che stai fallendo su tutto.
Pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in te: i pensieri che ti rimbombano in testa sono “Che cosa c’è di sbagliato in me? Perché è così difficile? Le altre donna hanno qualcosa che io non ho”.
Pensi che ci sia qualcosa di sbagliato nel bambino: ogni cosa nel bambino sembra indicare un problema. Analizzi ogni movimento e suono e funzionalità del suo corpo e ti convinci che qualsiasi cosa sia un sintomo (probabilmente fatale) di qualche malattia.
Intanto vi lasciamo con il post che parla del disturbo d’ansia di cui soffrono molte madri.
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