Educare i bambini senza dire “no” ed evitando i conflitti in 10 modi

dire no ai bambini

Quante volte diciamo “no” ai nostri figli? Iniziamo da quando hanno pochi mesi e potremmo non smettere mai. Ma dire troppi “no” è controproducente secondo gli esperti.

Infatti dicendo no ai bambini si rischia di scatenare una reazione negativa da parte loro e creare un conflitto, con pianti, proteste e capricci. Molti genitori vogliono evitare questi scontri spiacevoli, che hanno difficoltà a gestire, e alle volte scelgono di essere remissivi o troppo permissivi nei confronti dei figli. Questo atteggiamento, però, è assolutamente sbagliato. I bambini rischiano di crescere viziati, incapaci di ricevere un rifiuto o di rimandare le gratificazioni, senza disciplina. Convinti che a loro sia tutto dovuto.

Come fare per educare correttamente i figli cercando di evitare o almeno contenere i conflitti? Secondo gli psicologi il segreto sta nell’assumere un atteggiamento positivo ed empatico, in modo da far pesare meno la negazione o il rifiuto ai bambini e dare loro una motivazione per ascoltare e obbedire ai genitori.

Come dire no ai bambini senza dire “no”

Dire no ai bambini troppo spesso non solo rischia di creare un conflitto permanente tra figli e genitori, e crescere dei futuri ribelli, ma può rivelarsi anche poco efficace. Meglio assumere un atteggiamento positivo e propositivo, spiegando ai bambini con frasi semplici, brevi e comprensibili perché non dovrebbero fare una cosa.

Rifancedosi al pensiero di alcuni psicologi seguono 10 esempi di semplici frasi da dire in diverse occasioni ai vostri bambini, che ci permettono di dire “no” in modo esplicito.

1- So che ti piace il gelato (o qualunque altro alimento dolce), ma mangiarne troppo non ti fa bene.
Per evitare di cedere a richieste di consumo di alimenti non proprio salutari (l’ennesimo gelato o caramelle) si può offrire un’alternativa salutare: per esempio yogurt al posto del gelato.

2- Il cibo va mangiato, non lanciato.
I bambini amano giocare con il cibo, spesso quando non hanno fame. Allontanate il piatto e spiegate loro con calma perché non devono lanciare o buttare a terra quello che hanno sul piatto. E quando mangiano come si deve rivolgete loro un complimento. Così impareranno. Stesso discorso vale ad esempio quando i figli saltano sul letto: “Nel letto si dorme, non è fatto per saltarci sopra”.

3- Non distruggere la torre di lego, ti mostro come ci si gioca.
Spesso i bambini piccoli hanno atteggiamenti distruttivi con i loro giocattoli, buttando tutto all’aria. Non sempre però è un atteggiamento negativo, ma solo un modo diverso di giocare. Per evitare che rompano i loro giocattoli, o peggio quelli dei fratelli, educateli con un atteggiamento positivo, magari proponendo un modo nuovo di giocare.

4- Le cose hanno bisogno di crescere, sii gentile.
Presi dalle curiosità o dalle manie distruttive, come sopra, capita che i bambini strappino i fiori sul balcone o in giardino, o peggio trattino il cane di casa come un giocattolo. Insegnate loro con calma il rispetto per piante e animali, rendendoli partecipi e suscitando in loro empatia.

5- Si usano le parole, non le mani.
Per evitare che i bambini siano troppo maneschi stimolateli a esprimesi a parole piuttosto che con le mani. Prendeteli da parte e con calma fate capire loro che alzare le mani sugli altri quando si è arrabbiati non va bene. Insegnategli a esprimere i sentimenti con le parole.

6- Non ti capisco quando ti lamenti (o piagnucoli) così, spiegamelo a parole.
Spesso i bambini tendono a piagnucolare o usare un tono lamentoso quando sono arrabbiati o frustrati, invece di dire loro di non farlo, chiedetegli di spiegarsi a parole, ricompensandoli quando lo fanno.

7- Attenzione che mamma ti prende!
Anche la complicità del gioco o dello scherzo è molto utile per educare i bambini. Questo approccio sdrammatizzerà alcune situazioni, in cui fanno i capricci o sono arrabbiati. Con le risate e il gioco il bambino sarà più collaborativo.

8- Posso avere il telefono? Tieni questo gioco.
Molti bambini sono attratti dal telefono dei genitori e tendono a giocarci. Evitare che lo distruggano, dategli un gioco o un altro oggetto sicuro che sia altrettanto attraente per loro, oppure distraeteli in altro modo.

9- Lasciati le scarpe, le togliamo solo in casa.
I bambini amano togliersi le scarpe appena possono, per evitare che lo facciano fuori casa, educateli con un atteggiamento positivo spiegando quando togliere le scarpe, piuttosto che dire loro di non farlo. Atteggiamento che vale anche in altri casi, tipo quando pretendono di vestirsi in modo strano o inadatto.

10- Fermo! Pericolo! Scotta!
Spesso dire no ai bambini può essere non solo inefficace, ma perfino inutile, ad esempio in presenza di un pericolo per la loro incolumità. In questi casi dire no non basta, occorre comunicare il pericolo in modo più allarmante. Un buon motivo anche per non abusare del no in genere. Se il vostro bimbo sta per mettere le mani sul fornello acceso alzate la voce e comunicategli il pericolo con un tono allarmato, usando aggettivi efficaci: “scotta, bua, fa male…” Se dite solo no, potrebbe non ascoltarvi, soprattutto se lo dite abitualmente. E’ importante che i bimbi siano educati al pericolo.

Che ne pensate unimamme di queste semplici regole sono state raccolte Parents? Proverete queste frasi?

Vi ricordiamo il nostro articolo: Quando dire no è necessario: 5 modi per insegnarlo ai figli tutti i giorni

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