Ogni genitore avrà trascorso dei momenti come quelli vissuti dalla mamma di cui vi parliamo oggi che ha dovuto fronteggiare un'”emergenza scolastica” con sangue freddo e creatività, e l’immancabile pazienza.
L’essere genitori spiegato con il racconto virale di una mamma con protagonista un cartellone bianco
Rachael Pavlik, autrice e blogger di RachRiot, è la protagonista di questa storia. Rachael ha deciso di condividere un episodio di vita da genitore, in cui molte si ritroveranno.
Ecco cosa le è capitato:
“ESSERE GENITORI IN BREVE
“Mamma, ho bisogno di un cartellone bianco“
“Di cosa?”
“Ho bisogno di un pannello, per domani”
“Ma sono le 9 di sera!!! Quando pensavi di dirmelo??!!
“Non lo so”.
“Ottimo“.
“Bene, ne ho bisogno adesso, per domani mattina. Devo averlo. ” (pianto)
“Proviamo a dare un’occhiata nella stanza dei giochi..magari ne troviamo qualcuno…”
“Non ne abbiamo nessuno” (singhiozzi) “ho bisogno di un cartone biancoooo”
Allora Rachel, attenta a non causare problemi alla figlia nonostante questa l’abbia avvertita in ritardo, si è precipitata in un primo negozio, ma senza successo, quindi è poi andata di corsa in un secondo negozio, dove fortunatamente ha trovato il materiale per la scuola richiesto dalla figlia.
“Eccolo qui”
“Oh grazie, sei la mamma migliore”.
“Sì, lo so, vai a dormire, ti voglio bene”.
Tutto risolto, ha pensato questa mamma. Ma la storia non finisce qui: ecco cosa è successo il mattino seguente:
“Buongiorno. Non dimenticarti il tuo cartellone bianco, eccolo qui. Avvolgilo con un elastico di plastica. Fai attenzione con il cartone. Ora è il momento di prendere il bus. Ciao, baci…”
I bambini hanno girato l’angolo per raggiungere la fermata del bus.
“Sono contenta che lei abbia il suo cartellone. Wow, crisi evitata. Sto vincendo questa cosa della mamma, sì io, l’eroe. Sono la migliore.”
“Oggi uscirò a fare una passeggiata.”
Bellissima giornata mi sento bene. Faccio stretching. Inizio la camminata. Giro l’angolo dove si ferma il bus.
Il bus è partito, i bambini se ne sono andati. Tutti andati eccetto questo…” e ha pubblicato la foto del cartellone dimenticato dalla figlia.
Avendolo già fatto in passato, questa mamma ha quindi spiegato che si rifiutava di portarlo lei alla figlia, ed ha aggiornato il suo profilo facebook con una foto della figlia insieme al cartone: “Finalmente riuniti“. La figlia infatti, come conseguenza per aver dimenticato il tanto sospirato cartellone, ha potuto portarlo a scuola solo il giorno dopo.
Inutile dire che la storia è piaciuta, ottenendo più di 19 mila Like e oltre 4000 condivisioni, segno che il fatto che i figli ci pressino per essere aiutati e poi vanifichino i nostri sforzi è un problema comune dell’essere genitori.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda narrata sul profilo Facebook della mamma? Vi ritrovate in ciò che ha descritto questa mamma? Quante volte è capitato ai vostri figli di dimenticare compiti o altro da portare a scuola?
Noi vi lasciamo con lo sfogo di una mamma: “se tuo figlio è un mostro è colpa tua”.