I bambini maschi sono delicati e non vanno stressati. Spesso erroneamente si pensa che i maschi debbano essere cresciuti con le “maniere forti”, per non “rovinarli” o tirarli su deboli. Tutto sbagliato.
Gli esperti ci dicono infatti che i bambini maschi, soprattutto quando sono piccoli, hanno bisogno di molte cure, di attenzioni e di tenerezza. È importante, affinché sviluppino auto controllo, competenze sociali e attenzione agli altri.
Secondo uno studio scientifico interdisciplinare intitolato, “ATutti figli nostri: la neurobiologia e neuroendocrinologia dello sviluppo dei ragazzi a rischio” di Allan N. Schore, si è accertato che i bambini maschi nella fase di crescita e sviluppo sono particolarmente vulnerabili e maturano più tardi rispetto alle femmine. Per questo motivo vanno trattati con tatto e delicatezza, soprattutto quando sono molto piccoli.
Di questo studio vi abbiamo già parlato nei mesi scorsi, quando vi avevamo spiegato perché i neonati sono più sensibili delle neonate e perché a causa di questa condizione i maschi sono “a rischio”.
Lo studio di Schore, infatti, ha stabilito che nelle prime fasi dello sviluppo dei bambini si osservano significative differenze di genere tra le funzioni sociali ed emotive di maschi e femmine. Differenze che dipendono non solo dagli ormoni sessuali e dalle esperienze sociali, ma anche dai livelli di maturazione del cervello maschile e femminile, specialmente nello sviluppo iniziale della parte destra del cervello.
Ora sulla base di questo studio, la ricercatrice Darcia Narvaez ha evidenziato i punti principali dello studio e sviluppato delle regole di comportamento da seguire per i genitori.
Le esperienze precoci influenzano i bambini molto più delle bambine:
I bambini sono maggiormente esposti rispetto alle femmine
In base allo studio, i bambini maschi sono più vulnerabili ai disturbi neuropsichiatrici che si manifestano nella fase dello sviluppo, mentre le femmine sono più sensibili ai disturbi che appaiono più tardi.
Tra questi disturbi sono compresi:
Disturbi che sono aumentati negli ultimi anni, quando più bambini sono stati portati all’asilo o presso servizi di assistenza all’infanzia che si sono rivelati inadeguati.
Poiché il cervello del neonato maschio ha uno sviluppo più lento, nel primo anno di vita è fondamentale per un sviluppo socioemozionale ottimale assicurare un attaccamento alla madre che regoli le funzioni affettive come una risposta sensibile alla sua parte destra del cervello ancora immatura.
Dallo studio risulta che le differenze tra i sessi nei modelli cerebrali, che comprendono le differenze di genere nelle funzioni sociali ed emotive, sono stabilite fin dall’inizio della vita. Queste differenze più che essere codificate geneticamente sono formate dal punto di vista epigenetico dall’ambiente sociale e fisico iniziale. I cervelli maschili e femminili adulti presentano una complementarietà adattiva alla migliore funzione umana.
La trascuratezza nei confronti dei bambini maschi nelle prime fasi della vita può causare traumi relazionali e di affetto che possono imprimere una reattività fisiologica permanente del cervello destro.
Invece, le cure, le attenzioni appropriate, il giusto attaccamento e l’affetto dato ai bambini favoriscono uno sviluppo ottimale della parte destra del loro cervello.
Regole per genitori, assistenti ed educatori:
Che ne pensate unimamme? Eravate al corrente di tutto questo?
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