La giustizia e la legge spesso hanno dei modi strani per esprimersi e la storia di questa mamma americana ne è la prova.
Heather DeStein, 28 anni, ha una bambina di nome Reilly, di 3 mesi. Il giorno di San Patrizio, a marzo, doveva portare il suo fidanzato al lavoro, era provata dalla notte insonne e anche dalla depressione post partum. Dopo aver accompagnato il fidanzato, la bimba finalmente si è addormentata ed è lì che Heather ha commesso un errore.
Arrivata fuori da Wawa, una caffetteria americana, è uscita dall’ auto ed è entrata nel negozio. Ha mangiato una ciambella, perché non aveva ancora mangiato nulla quella mattina, e quando è uscita ha visto un uomo vicino alla macchina.
Indossava pantaloni con tasconi e una polo a maniche lunghe: “Lo sa che c’è un bambino qui?” ha detto.
“S’, sono stata via tre minuti“, tre minuti confermati anche dalle telecamere di sicurezza. Ma Heater ha raccontato a Scary Mommy: “Tutto quello che l’uomo ha fatto è chiedermi i documenti e sedersi nella sua auto, che era parcheggiata poco più indietro. 15 minuti dopo è tornato indietro per chiedermi informazioni su casa mia”. E poi le ha detto: “Si gela qui fuori. Dovresti saperlo”.
Heather ha detto: “Ho cominciato a piangere. Ero fuori di me. Ho detto ‘Lo so, mi dispiace’. Stavo cercando di collaborare nella speranza che mi lasciasse andare con un avvertimento. Non ci sono leggi contro quello che ho fatto. Ero scioccata per tutto il tempo”.
Dopo questo, le cose sono progredite rapidamente. Un’altra auto della polizia è arrivata ed è sopraggiunta con due poliziotti e tecnicamente è stata arrestata, anche se lasciata in custodia del suo fidanzato che deve presentarsi per prendere lei e sua figlia.
I servizi sociali poi hanno aperto un fascicolo: hanno chiesto della sua gravidanza, del suo stato di salute mentale, delle sue passate dipendenze (purtroppo Heather è un’ex alcolista).
Il caso però per loro è stato chiuso abbastanza in fretta; per la polizia invece la vicenda verrà portata avanti fino in tribunale.
L’avvocato di Heather le ha consigliato di dichiararsi colpevole per una pena più leggera: “Sto tentando di andare avanti. So che probabilmente finirà con questo reato minore sulla mia fedina penale. Voglio solo andarmene”. Lei e il fidanzato avevano infatti pianificato di spostarsi in California per stare più vicini alla famiglia, ma con il processo non si possono muovere.
Hether – che è stata anche nella polizia del New Mexico per tre anni – sa perfettamente che non esistono leggi riguardo alla sua vicenda e forse ha tutto il diritto di pensare di non aver fatto nulla di sbagliato.
Eppure non sono in molti a pensarla come lei, soprattutto perché sono avvenuti dei fatti di cronaca in cui i bambini sono morti dopo essere stati lasciati soli in auto (per non parlare poi dei rapimenti)
“Come neo mamma sto cercando di essere perfetta e adesso lo Stato mi dice che sono una cattiva madre” ha dichiarato questa ragazza.
Voi cosa ne pensate? Lascereste mai in auto i vostri bimbi per pochissimo tempo, anche se li potete vedere?
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