Fate attenzione mamme in gravidanza, i pericoli non sono mai da sottovalutare.
Un avvertimento che viene da una giovane mamma americana. Ayla Heller, di soli 19 anni, che ha rischiato di perdere la sua bambina non ancora nata, lo scorso agosto.
Fortunatamente l’istinto di mamma le ha salvato la vita evitando il peggio. Dopo questa esperienza, Ayla ha voluto mettere in guardia tutte le mamme in gravidanza.
Tutto è bene quel che finisce bene, ma quanta paura! Ayla Heller e il fidanzato Dalton Henderson, coppia di giovani genitori, lei 19 anni e lui 23, di Portland, in Oregon, hanno vissuto momenti terribili quando la giovane donna alla 38° settimana di gravidanza ha sentito che c’era qualcosa che non andava.
I fatti risalgono allo scorso agosto. Ayla, che nonostante la gravidanza avanzata ancora lavorava, si era accorta che la bambina che portava in grembo non si era mossa molto durante il giorno, non aveva dato calcetti. Lì per lì aveva pensato che non fosse nulla di grave. Tuttavia anche una volta tornata a casa non aveva sentito la bambina muoversi. Solo quando il compagno le ha chiesto come era andata la giornata e se la bambina si fosse mossa, Ayla si è resa conto che durante tutto il giorno si era mossa poco o niente.
Così ha voluto fare un test: dopo aver fatto un bagno e aver bevuto del succo di arancia Ayla e Dalton hanno ascoltato il battito cardiaco della bambina con un monitor fetale. I giovani genitori erano andati un po’ in panico, ma dopo aver sentito il battito del cuore e la bambina che si spostava, si sono calmati. La bambina era viva. A quel punto però la giovane mamma non sapeva cosa fare anche se consapevole che c’era qualcosa che non andava.
Ayla ha dapprima cercato informazioni su internet, ma quello che ha trovato le ha solo aumentato la confusione:
Così ha messaggiato a sua madre, spiegandole la situazione, e la madre le ha consigliato di andare subito in ospedale, al reparto maternità, o chiamare la sua ostetrica. Ayla ha quindi chiamato l’ostetrica che l’ha indirizzata verso l’ospedale.
Arrivata in ospedale, hanno controllato la bambina con i monitor fetali e hanno dato ad Ayla dell’altro succo di arancia, incoraggiata a muoversi, per verificare se anche la bambina si muoveva. Nel frattempo era arrivata l’ostetrica, che ha subito spiegato ad Ayla che la situazione era seria e che dovevano farle un cesareo d’urgenza, perché la bambina era in pericolo di vita.
Così, il 30 agosto, con taglio cesareo è nata Madison, Maddy. La bambina aveva un buon aspetto, e ha pianto un po’, ma i medici hanno dovuto darle l’ossigeno.
Poi i medici hanno detto ai neo genitori che cosa era successo: la placenta si era invecchiata prematuramente e si era calcificata. I medici non hanno saputo spiegarsi il perché di questa situazione e hanno aggiunto che non poteva essere fatto nulla per impedirlo. Solo l’intervento tempestivo ha salvato la bambina.
Maddy aveva smesso di muoversi nella pancia della mamma perché non stava ricevendo abbastanza ossigeno e nutrienti dalla placenta, così il suo organismo stava cercando di risparmiare energie. Inoltre il basso livello di zucchero nel suo sangue alla nascita è stato il motivo per cui a Madison è stato somministrato glucosio per i suoi primi 4 giorni di vita.
I medici hanno anche spiegato ad Ayla che se quella sera non fosse andata in ospedale, la bambina sarebbe morta. Non avrebbe superato la notte.
Parole che hanno scosso Ayla, che ha quindi deciso di lanciare un messaggio a tutte le mamme in gravidanza, pubblicando un post su Facebook, che ha ricevuto 20 mila mi piace e quasi altrettante condivisioni.
Ecco la conclusione del suo post:
“Quindi il motivo per cui condivido questo è quello di far sapere a qualcun altro che COSE COME QUESTA ACCADONO.
Conoscete il vostro corpo e quello che è normale per il vostro bambino. E I BAMBINI NON SMETTONO DI AVERE SPAZIO IN UTERO! Questa è stata la risposta comune che ho continuato a vedere. I neonati scalcieranno tutti il tempo, sia se c’è molto spazio sia se non c’è.
E SE AVETE UN DUBBIO, APPROFONDITE!!! Meglio essere sicuri che dispiaciuti. Per poco non l’ho fatto. Ho aspettato quasi fino alla mattina per vedere se qualcosa cambiava. E se l’avessi fatto, non avrei il mio amore. Ho sentito tante storie di neonati nati morti perché i segni non sono stati presi sul serio come avrebbero dovuto essere”
Ayla pensa che si sono tante mamme che hanno paura di chiedere controlli aggiuntivi perché pensano di essere esageratamente apprensive e non vogliono sembrare esagerate.
Così Ayla invita tutte le mamme a fidarsi del proprio istinto e a non aver paura di chiedere aiuto se sentono che c’è qualcosa che non va.
E voi unimamme cosa pensate di questa storia? Avete mai avuto esperienze del genere?
Sapete che esistono App che permettono di monitorare i movimenti fetali in maniera che se si riducono posso allertarci?
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