Una bambina con tetano sospetto, un altro caso in Italia dopo quello accaduto la scorsa estate in Sardegna, quando un bambino si era infettato alla ferita che si era procurato alla testa cadendo dalla bicicletta. Questa volta è accaduto a Torino, la bambina ha sette anni ed è stata ricoverata all’ospedale Infantile Regina Margherita.
Nei giorni scorsi una bambina di sette anni è stata ricoverata nei giorni scorsi all’Ospedale Infantile Regina Margherita in preda alle convulsioni e agli spasmi. Sintomi che hanno fatto pensare subito ai medici ad un’infezione da tetano, soprattutto dopo aver saputo dai genitori che la bambina non era stata vaccinata. Così come non è stato vaccinato il fratellino di dieci mesi.
Per avere la conferma che si tratti di tetano occorrono i risultati definitivi degli esami clinici, ma i medici sono sicuri sui sintomi.
La bambina è stata ricoverata in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione del Regina Margherita. Fortunatamente le sue condizioni stanno migliorando. La piccola ora è fuori pericolo di vita, sta rispondendo alle terapie e i medici sono moderatamente ottimisti sulle sue condizioni, ma ancora non sciolgono la prognosi e la piccola rimane ricoverata nel reparto di rianimazione. Il caso è stato preso per tempo e la bambina è cosciente.
Quello che era apparso subito come un caso drammatico, tanto da far temere seriamente per la vita della bambina, si sta avviando ad una conclusione a lieto fine. Per quanto si possa chiamare lieto fine una bambina in preda a terribili convulsioni. Ma poteva andare decisamente peggio.
Quelle che invece sono appena iniziate sono le polemiche sulla vicenda. La notizia del ricovero della bambina con tetano sospetto è stata subito rilanciata da tutti i giornali, scatenando il solito dibattito infuocato sui vaccini.
Sul caso è intervenuto anche Roberto Burioni, virologo del San Raffaele, che da tempo gestisce una pagina Facebook per diffondere una corretta informazione sui vaccini. Burioni ha messo subito in chiaro sui rischi dell’infezione da tetano e sulla importanza di vaccinarsi e di sottoporsi a regolari richiami. Il professore ha ribadito ancora una volta la sicurezza del vaccino.
Facciamo chiarezza sul tetano, ha scritto Burioni in un post dello scorso 9 ottobre.
- le spore di questo batterio sono dovunque. Quindi qualunque ferita è a rischio.
- detergere con l’acqua ossigenata la ferita non mette al sicuro da questa pericolosissima infezione
- il vaccino è sicuro quanto nessun altro farmaco al mondo: è in uso dal 1938 ed è stato somministrato a centinaia di milioni di persone dimostrando grande efficacia.
- NON ESISTE IMMUNITÀ NATURALE AL TETANO. Neanche chi l’ha avuto ed è guarito è protetto. L’unico modo in cui si può essere protetti è grazie alla vaccinazione, che non ha efficacia perpetua: per questo è indispensabile sottoporsi ai richiami nei tempi prescritti.
L’uomo non ha alcun ruolo nella diffusione della malattia, per cui se non vi fate i richiami o non vaccinate vostro figlio non mettete in pericolo nessuno, se non voi stessi o vostro figlio.
Insomma, è come il casco quando si guida la moto. E’ obbligatorio (e anche vostro figlio deve metterlo se guida il motorino) perché lo stato deve proteggere gli individui, soprattutto se minorenni, anche dalla propria fessaggine.
Ovviamente non c’è nessuna “emergenza tetano”, così come non c’è nessuna “emergenza casco”. Così come ci sono degli sciocchi che non mettono il casco in moto e muoiono, allo stesso modo ci sono sciocchi che non si vaccinano contro il tetano e muoiono. Spiace quando chi si ammala è una bambina di sette anni che dovrebbe essere protetta dai suoi genitori.
Per fortuna che adesso c’è una legge.
La vicenda ha suscitato accese discussioni sui social. Poi, a pochi giorni dal ricovero della bambina sono uscite le dichiarazioni dei genitori, che sorpresi dal clamore mediatico suscitato hanno chiesto silenzio e rispetto sulla loro vicenda.
Il padre della bambina, intervistato dal quotidiano La Stampa, ha spiegato perché non ha vaccinato i figli, ribadendo di credere alla scienza medica, altrimenti non avrebbe portato la figlia in ospedale, ma che sui vaccini c’è troppa disinformazione.
“Siamo stati criminalizzati dall’opinione pubblica. Additati come genitori irresponsabili e questo nonostante non sia stato ancora accertato che si tratti di tetano. Noi chiediamo solo di non essere strumentalizzati: non vogliamo che il caso di nostra figlia venga usato per mettere in croce genitori che hanno fatto scelte difficili, ma ragionate“.
Così l’uomo ha spiegato la decisione sua e di sua moglie di non vaccinare i bambini: una scelta ragionata, dopo essersi informati sui rischi dei vaccini. Alla domanda sulle motivazioni di tale decisione, l’uomo ha risposto:
“Non siamo attivisti No Vax, se è quello che pensa la gente. Io e mia moglie crediamo che sul tema dei vaccini ci sia tanta disinformazione e che ognuno difenda le proprie posizioni senza però dare risposte chiare ai cittadini. Noi abbiamo deciso di non vaccinare nostra figlia sette anni fa quando è nata, non certo sulla scia delle polemiche che si registrano ormai da mesi. Ci siamo informati sugli effetti collaterali e abbiamo fatto le scelte che ritenevamo migliori e giuste“.
Questo papà ha detto di essersi informato sugli effetti collaterali e in base a tali informazioni ha deciso insieme alla moglie di non vaccinare i propri figli. Una scelta fatta sicuramente in buona fede, per proteggere i figli da quello che pensava fosse un pericolo, ma viene da chiedersi dove abbia preso le informazioni di cui parla visto che tutti i medici seri, l’Organizzazione mondiale della Sanità, il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e RIV – Rete informazione vaccini sottolineano tutti l’importanza e la sicurezza delle vaccinazioni.
Prima del ricovero i genitori della bambina avevano già ricevuto la lettera di convocazione della Asl per il 25 ottobre prossimo, per spiegare come mai la piccola non fosse stata ancora vaccinata. Ma il caso di tetano sospetto è arrivato prima.
Sulle dichiarazioni del padre della bambina è intervenuto ancora una volta Burioni:
I genitori della bambina di Torino che è sospesa tra la vita e la morte verosimilmente a causa del tetano, una malattia prevenibile con un vaccino sicurissimo e dall’efficacia vicina al 100%, non vogliono essere criminalizzati per il fatto di non avere vaccinato la loro figlia: “ci siamo informati sugli effetti collaterali e abbiamo fatto le scelte che ritenevamo migliori e giuste“.
Io mi chiedo come possiamo definire un signore che, pensando di potere capire cose che palesemente non ha mai studiato, ha l’arroganza di potere compiere scelte al di fuori della sua portata intellettuale e culturale, mettendo in pericolo gravemente la vita non sua, ma dei suoi figli. Fa la stessa cosa con i freni dell’auto, si informa e li modifica dall’alto della sua sapienza?
Chiedo ai legali che leggono questa pagina, è proprio vero che “Non si possono mettere all’indice genitori che come noi hanno fatto delle scelte che non tutti condividono, ma che sono state ragionate attentamente”? L’avere ragionato attentamente è qualcosa che rende esenti da colpe i genitori?
Qui non parliamo di vaccini e non parliamo di scienza: qui parliamo di diritti e doveri fondamentali di ogni cittadino. Questo signore, che dopo “essersi informato” ha preso una decisione a causa della quale sua figlia potrebbe essere finita in ospedale tra indicibili sofferenze: nel caso così fosse sarà chiamato da qualcuno a rendere conto delle sue responsabilità?
I bambini sono dei cittadini che – al pari di noi che leggiamo – hanno il diritto alla salute o sono semplicemente dei pupazzi in mano ai genitori che hanno diritto di vita e di morte su di loro in nome della loro ignoranza, arroganza e stupidità?
Lo stato deve proteggere questi bambini e tutti noi dobbiamo fare sentire forte la nostra voce per difenderli da questa terribile congiura dei somari.
Voi unimamme che pensate di questa vicenda? Della bambina ricoverata e delle parole di Burioni?
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