Ai bambini in difficoltà ad imparare è l’obiettivo dell’Associazione per il Coordinamento Nazionale per gli insegnati Specializzati e per la ricerca sull’Handicap, C.N.I.S., fondata nel 1982 e presieduta dalla professoressa Daniela Lucangeli.
L’Associazione C.N.I.S. (Associazione per il Coordinamento Nazionale per gli insegnati Specializzati e per la ricerca sull’Handicap) è stata fondata nel 1982 per promuovere ricerche nel settore della psicopatologia dell’apprendimento, della psicopedagogia delle situazioni di handicap e dell’intervento pedagogico individualizzato. L’Associazione è senza scopo di lucro, è accreditata al MIUR (direttiva n.170/2016) e ha ha diverse sedi in Italia. Il suo obiettivo è quello di favorire la diffusione di informazioni e conoscenze scientifiche e tecniche per la ricerca, per la formazione dei docenti e l’insegnamento in generale.
L’Associazione C.N.I.S. è presieduta da Daniela Lucangeli, professoressa ordinaria di Psicologia dello sviluppo nel Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e dei processi di socializzazione e Prorettore alla continuità formativa scuola-università-lavoro dell’Università di Padova, autrice di numerose pubblicazioni, membro della Commissione Nazionale Ministero CNOP (Consiglio Nazionale degli Psicologi) “Benessere a Scuola” e Vice presidente International Development dell’International Academy for Research in Learning Disabilities (IARLD).
“Le emozioni accompagnano ogni forma di apprendimento. Se vogliamo che i bambini apprendano dando il meglio di sé, dobbiamo farli apprendere con il sorriso”, Daniela Lucangeli.
Questa è la dichiarazione di intenti della professoressa e dell’Associazione che presiede per aiutare i bambini in difficoltà e con problemi di apprendimento. Per la professoressa Lucangeli è importante lavorare sulle emozioni dei bambini e ragazzi, perché è grazie alle emozioni positive che si facilita l’apprendimento. Lucangeli lavora secondo il metodo della “canta storie”.
Gli sudi e le ricerche di Daniela Lucangeli sono volti ad aiutare bambini con handicap o disturbi dell’apprendimento e comportamentali. Bambini dislessici, ansiosi o con scarsa capacità di concentrazione. Il lavoro per aiutarli a superare i problemi di apprendimento è fatto a partire dalle emozioni.
Nei suoi corsi all’Università di Padova, la professoressa ha illustrato il funzionamento delle emozioni e come incidono nel comportamento sulla base del meccanismo di reazione.
Ogni atto psichico volontario, infatti, implica un “network circuitale” che è influenzato dalle emozioni.
Le emozioni nei bambini.
Le emozioni influenzano la memoria a lungo termine. Un processo che avviene attraverso l’attivazione degli ormoni dello stress nel circuito dell’amigdala, la parte del cervello che gestisce le emozioni e soprattutto la paura.
Quando nel momento dell’apprendimento si provano emozioni, positive o negative, si stabilizza sia il contenuto appreso che il circuito emozionale. Quando si ricorda quello che si è appreso si attivano anche le emozioni dell’intero circuito o network coinvolte nell’apprendimento.
Per aiutare i bambini in difficoltà nell’apprendimento si deve disattivare il “network disfunzionale” creato dalle emozioni negative, come paura e senso di colpa. Per fare questo bisogna riconoscere ai bambini il diritto di sbagliare, motivarli e stimolare in loro emozioni positive.
Bisogna occuparsi e avere cura dei bambini.
Il piacere nell’apprendere e l’orgoglio sono emozioni positive che predicono i risultati scolastici, sottolinea la professoressa Lucangeli nel suo corso all’Università di Padova (per le diapositive complete: qui).
E voi unimamme che ne pensate? Siete d’accordo con questa impostazione per aiutare i bambini ad imparare? Conoscevate questa professoressa? Se vi interessa, potete seguirla sulla sua pagina Facebook.
Vi ricordiamo il nostro articolo: Insegnare giocando: il professore burlone che piace tanto ai bambini.
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