Quando si parla di pedofilia spesso non si conosce la vastità del fenomeno, i cui numeri, messi nero su bianco, fanno rabbrividire.
Pedofilia online: studi e numeri degli abusi online in Europa
Nel corso del convegno “Child Dignity in the Digital World” (La dignità del minore nel mondo digitale) è emerso che in Europa, nel 2016, sono stati denunciati 57 mila casi di abuso di minori online.
Si tratta di:
- immagini nude
- filmati
tutti frutto della violenza, e spesso sono immagini fatte o vendute dai genitori o i membri della famiglia.
Il danno riguarda anche il fatto che queste foto rimangono online per sempre. Dunque una persona abusata finisce col soffrire molte volte.
Secondo i dati raccolti dall’Interpol ogni giorno 5 bambini sono stati abusati sessualmente per produrre pedopornografia online, si parla anche di stupri di bambini, molto piccoli, di soli 3 o 4 anni.
Mary Ann Layden, della University of Pennsylvania parla di “società pornificata” dove gli adulti che guardano pornografia assistono a scene in cui si pratica violenza sulle donne. Si trasmette il messaggio che alla donna piaccia essere umiliata e sottomessa.
I bambini, in particolare, sono influenzati negativamente dal momento che il loro cervello non è ancora sviluppato.
Inoltre è emerso che la pubertà viene sempre più anticipata. In Usa le bambine sono già adolescenti a 13-14 anni, la pubertà inizia a 9-10, mentre il corpo si sviluppa velocemente non vi è consapevolezza della propria vita sessuale.
Non c’è maturità relazionale e cognitiva, consapevolezza della propria identità e questo può avere terribili conseguenze perché i bambini agiscono sessualmente ma non sanno quello che fanno.
Come evitarli? La prevenzione delle violenze sessuali sui minori ha molti aspetti:
- bisogna impedire che le immagini circolino, quindi applicare leggi più severe.
- bisognerebbe educare le persone dove c’è maggior rischio, quindi investire nella stabilizzazione di famiglie disfunzionali e violente, nelle quali spesso le immagini vendute
- istruire i giovani per renderli sempre più consapevoli di cosa significa diffondere proprie immagini nude,
- informare anche gli insegnanti dei rischi di bambini e adolescenti che accedono liberamente a internet.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi studi e riflessioni raccolti su La Stampa?
Noi vi lasciamo con una recente indagine di Telefono azzurro su pedofilia e abusi sessuali.