Io ho avuto la depressione post partum e so che cosa vuol dire stare male senza pensare che ci sia una via d’uscita. E invece la soluzione c’è sempre, anche se in quei momenti ti sembra che sarai destinata a stare in quella condizione per il resto della vita. Niente ha più senso, non ti interessano le cose che ti piacevano prima, ti maledici perché pensi di non essere in grado di accudire tuo figlio o di potergli fare del male.
Purtroppo la depressione post partum è molto democratica: non è che perché sei bella, ricca o famosa non ne vieni toccata (non a caso molte attrici hanno parlato apertamente della loro condizione). Succede a tutte, provenienti da qualsiasi classe sociale, anche se il bambino è stato fortemente voluto. Dipende da diversi fattori, primi fra tutti se si è sofferto di ansia o depressione in passato .
E’ di questi giorni la notizia di una donna, Angela Cavinato, di 38 anni, di Oriago di Mira in provincia di Venezia, che si è tolta la vita a quasi un anno dall’essere diventata mamma.
Quello che si dice – spesso con molta retorica – ovvero che avere un figlio sia la cosa più bella della vita e che si debba avere soltanto felicità, non è vero. Forse Angela, sempre così ammirata da tutti, perfetta, talmente meravigliosa da aver fatto anche la modella – non si capacitava di essersi trasformata in qualcosa d’altro, che non necessariamente si vedeva dall’esterno, ma che a lei magari non piaceva.
Nessuno si spiega cosa sia accaduto nella sua mente: la mattina è andata al lavoro come sempre e il pomeriggio dopo aver salutato il suo bambino, ha detto di essere stanca e si è tolta la vita. Per quella che è la mia esperienza, nessuno arriva a fare un gesto del genere senza aver lanciato dei segnali prima, solo che non si è voluti vedere. Tante volte – chissà – si sarà detta che ne avrebbe parlato con qualcuno, che avrebbe chiesto aiuto. E invece, non l’ha fatto, almeno da quello che dicono i giornali. O forse sì, ma il percorso da compiere era ancora lungo.
Prima di tutto vorrei rassicurare tutte le neo mamme che stanno vivendo un momento difficile: dalla depressione post partum si può guarire. E’ importante però chiedere aiuto, non pensando di essere delle cattive madri per questo.
L’unica strada è la terapia: io ci sono andata per due anni e la consiglio a tutti. E’ un modo per stare di nuovo bene, non ce la si può fare da sole.
Secondariamente anche le famiglie dovrebbero stare vicino alla mamma senza giudicarla e senza colpevolizzarla: è molto difficile confessare di essere infelici, bisogna accogliere questa confessione, non arrabbiarsi.
Io ce l’ho fatta e in tante ne sono uscite. E’ ora che questi episodi non accadano più. Intanto vi lascio anche il nome del mio sito dove potete trovare alcuni indirizzi utili (www.post-partum.it) e il sito www.depressionepostpartum.it che fa capo a Onda, l’osservatorio nazionale per la salute femminile.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla di depressione post partum: ne soffrono 90mila mamme italiane.
Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…
Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…
La relazione tra cani e bambini è da sempre fonte di dolci immagini e racconti…
Il sonno dei neonati è una tematica che cattura l'attenzione di genitori in tutto il…