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Neonato

Le “tate” che insegnano ai bambini a fare la nanna: il sonno non ha prezzo

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Valentina Colmi

Sareste disposti a pagare anche 2000 euro per imparare a fare dormire il vostro bambino? Se vi sembra una follia forse non avete mai avuto figli o forse i vostri bambini erano così bravi da non averne bisogno.

Noi che con la seconda figlia non abbiamo dormito praticamente per due anni, forse ad un certo punto avremmo voluto qualcuno che si facesse le notti in bianco al posto nostro. Per esempio Vittoria si addormentava solo nel passeggino e appena la spostavi si svegliava. Una volta si è svegliata alle 3 e fino alle 7 non si è riaddormentata. Per fortuna adesso – forse per magia – ha cominciato a dormire tutta la notte e il peggio sembra essere passato.

Le consulenti per il sonno dei bambini

Per i genitori disperati esistono invece delle super tate che aiutano i genitori ad apprendere un metodo per aiutare i piccoli a dormire. E ovviamente il servizio ha un costo, e nemmeno basso (anche 2000 euro)

Attenzione, però. Non tutte le famiglie che si rivolgono a queste “super tate” sono benestanti: alcune ritengono che sia giusto investire nella qualità del sonno perché se non si dorme bene ne risentono sia il bimbo sia la famiglia. 

Rondine De Luca è una di questi “angeli” al servizio dei genitori: il suo intervento consiste nel  “rendere i figli autonomi nell’addormentamento, in modo tale che, quando fisiologicamente si risvegliano durante la notte, riescano a tornare a sognare da soli, senza l’aiuto dei genitori. I piccoli sono sempre pronti per riuscirci, le mamme no. Per questo io lavoro su di loro. I bimbi non li prendo neanche in braccio” ha spiegato a Io Donna.

Anche Gabriella Dellisanti è un’altra super tata che, dopo aver confessato di passare ore ad osservare i bambini con il babymonitor, sembra svelare ai genitori il mistero del Sacro Graal: “La cosa più difficile è capire perché si svegliano. Una volta risolto il mistero, trasmetto ai genitori la competenza per insegnare dolcemente ai propri bimbi come dormire tutta la notte. Sono loro a farlo, non io. Ogni caso però è a sé: purtroppo non esiste un metodo universale”.

Le due professioniste raccontano di storie davvero particolari, come quella di una mamma danese il cui figlio “si addormentava solo nel passeggino e a patto che la strada non fosse liscia, così aveva coperto il pavimento di una stanza interamente con del ghiaino” dice Rondine. Certamente casi limiti, ma a molti genitori capita di lasciare accesa l’aspirapolvere, la cappa o il phon per tranquillizzare i bambini. Anche se oggi esistono anche app che lo fanno.

Molti genitori si rivolgono dopo qualche tempo a dei professionisti per la paura di sentirsi inadeguati visto che il loro figlio non dorme: “Avevo letto tanti libri, provato molte strade, ma la paura di fare la cosa sbagliata alla fine mi bloccava. La nostra consulente invece mi ha dato subito fiducia, ci ha guidato, e così abbiamo risolto completamente i problemi del sonno di Bianca senza lacrime e traumi” dice Alice, mamma di Bianca.

E’ importante un buon sonno, perché oltre a dare le energie, fare la nanna libera l’ormone della crescita e le citochine, che sono proteine fondamentali per potenziare il sistema immunitario. Tutti i genitori che si sono rivolte alle consulenti – d’altronde ci sono le consulenti per l’allattamento al seno perché no per il sonno – hanno trovato una soluzione e i bambini dormono adesso da soli e senza traumi.

A spiegare il perché del successo di queste nuove “tate” è la dottoressa Monica Grigio, responsabile del servizio di Psicologia perinatale dell’ospedale Buzzi di Milano, che spiega come “Oggi, e soprattutto nelle grandi città, le mamme sono sicuramente più sole di un tempo. Manca quella sorta di passaggio di consegne generazionale sull’accudimento dei bambini che si faceva con fratelli, cugini, nipoti. Le donne riescono a tornare presto al lavoro, ma non sanno come risolvere problemi che magari le loro nonne non vivevano come tali“.

Siete convinte unimamme di queste moderne eredi di Tracy Hogg e del suo “Il linguaggio segreto dei neonati”? Sareste disposte a chiedere aiuto a delle consulenti?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di disturbi nel sonno e bambini: quali sono e come affrontarli. 

Valentina Colmi

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