Generalmente quando una donna sopra i 40 anni riesce a diventare madre e per di più di gemelli ci si domanda come abbia fatto, visto che probabilmente – data l’età – gli ovuli che possono andare bene per la fecondazione possono essere al massimo due ogni mese. Quelle sopra i 45 anni probabilmente sono ricorse ad una fecondazione eterologa (senza ovviamente ammetterlo).
Inevitabilmente, comunque, se le donne delle spettacolo sembra che abbiano delle gravidanze “naturali”, questo alimenta delle aspettative irrealistiche che i medici devono inevitabilmente disperdere.
“La mancanza di informazioni è data dall’industria della fertilità stessa”, dice l’autrice dell’articolo sul Guardian, Zoe Williams, e aggiunge “è un mercato come un altro: vuole guadagnare, che punta sui sogni e che sta in silenzio sui fallimenti“.
La scrittrice americana Miriam Zoll descrive il cliché dicendo: “C’è sempre questa paziente supereroina che vince alla lotteria. Ma se guardiamo i dati provenienti dall’Europa, il 77% dei fallimenti fallisce. Negli Stati Uniti siamo al 70“.
“Questa industria ha a che fare con il dolore e il lutto, che sono dei modelli di business di cui non si fa mai menzione. Potremmo far volare via il coperchio di questa fantasia seguendo la celebrità X dal ginecologo, ma sarebbe comunque più utile seguire i soldi”. dice Williams. Si tratta quindi di alimentare false speranze nelle coppie non più giovani che non riescono ad avere figli?
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla dei prezzi di un sogno: quanto costa la fecondazione assistita.