Unimamme, oggi vi vogliamo parlare di una bella iniziativa per combattere le violenze sessuali nei confronti delle donne.
No Means no Worldwide è un’associazione nata nel 2009 grazie all’iniziativa della fondatrice Lee Paiva che pochi anni prima si trovava a Nairobi, in Kenya, per controllare i microprestiti.
It’s amazing what happens when boys are actually taught to respect women.
Pubblicato da ATTN: su Mercoledì 25 ottobre 2017
Venuta a sapere delle numerosissime violenze sessuali nei confronti delle donne e rimasta colpita dalla situazione la donna ha voluto provare che si trattava di un’atrocità e che era anche il frutto di un egregio sbilanciamento di potere relativo al genere.
Quindi si è adoperata per dimostrare che un curriculum educativo è radicato nei diritti individuali. Nel 2009 è nata la sua associazione: No Means no Worldwide il cui scopo è quello di prevenire la violenza contro le donne, educando ragazzi e ragazze per creare parità di genere per un cambiamento generazionale e a livello comunitario.
Impower, il programma seguito dai ragazzi, insegna cosa sia davvero il consenso, l’autodifesa, come difendere le donne, ottenendo ottimi risultati in un luogo, Nairobi, dove 1 ragazza su 4 è stata vittima di violenza sessuale.
Prima di entrare a far parte del programma molti ragazzi sostenevano che era gistificabile violentare giovani donne che:
Ma dopo soli 6 incontri il loro comportamento cominciava a cambiare.
Nei luoghi dove si è svolto IMpower:
Ora IMpower è il programma leader nella prevenzione della violenza di genere contro la gioventù.
Gli insegnanti hanno tenuto corsi a 18 mila ragazzi e ragazze in Kenya e Malawi. Inoltre è stato anche creato un programma in 12 passi per aiutare le vittime di violenza sessuale, si tratta di incontri gratuiti che si svolgono a Nairobi.
Dopo 3 anni di prova in Kenya, nel 2015 il programma è pronto per essere esportato nel mondo.
Per mettere fine agli strupri e alle violenze NMNW ritiene che l’educazione e i corsi di addestramento siano centrali nella prevenzione.
Catherine Maternowska, Child protection specialist, Unicef Office of Research-Innocenti, dichiara: “ciò che NMNW sta provando è che per prevenire le violenze sessuali non bisogna costruire 142 stazionid di polizia come accaduto in Tanzania, spendendo milioni di dollari, ciò che bisogna fare è costruire la capacità di addestramento negli esseri umani e allenare i bambini ad usare ciò che vi è già in loro”.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questo programma?
Vorreste che fosse applicato anche nel nostro paese?
Noi vi lasciamo con alcune statistiche sulle violenze nei confronti delle donne in Europa.
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