Unimamme, oggi vi parliamo di una ricerca che potrebbe aiutare i genitori che hanno figli con autismo.
La terapia craniosacrale, spesso collegata all’osteopatia, è una pratica della medicina, non rientrante in quella tradizionale, che consiste in manipolazioni della sfera cranica, delle fasce e del bacino.
Da un recente studio è emerso che la terapia craniosacrale può essere un trattamento per alcuni sintomi dell’autismo. Nonostante questo trattamento sia disponibile già da tre decadi fino a questo momento esistevano pochi studi empirici.
I risultati della ricerca dimostrano però che la terapia cranio sacrale affrontata da professionisti sia un trattamento valido.
Scopo dello studio è stato quello di esaminare la portata degli esiti aneddotici osservati dai terapeuti che usano la CST (terapia craniosacrale) per i pazienti autistici.
Non è stato chiesto solo il parere dei professionisti e dei genitori, ma anche quello dei partecipanti.
Ecco come si è svolto lo studio:
La terapia cranio sacrale è usata per trattare l’autismo e alleviare lo stress sul sistema nervoso. I terapeuti usano il tocco per sbloccare zone del corpo dove il liquido cerebro spinale si è accumulato.
In questo studio i terapeuti sono stati invitati a restituire informazioni sui casi di studio per un massimo di 5 individui, per la valutazione sono state proposte 20 caratteristiche tipiche dell’autismo.
Tra le funzioni comportamentali erano incluse:
Dei 264 terapeuti solo 184 hanno completato il questionario relativo a questi 20 comportamenti e cambiamenti. In tutto sono stati rappresentati 292 pazienti da parte dei loro terapeuti.
Sui luoghi della terapia
Dei 124 genitori solo 84 hanno completato il questionario sui cambiamenti.
I pazienti, invece, avevano, in media, un’età tra 10 e 19 anni.
Dai risultati è emerso che i terapeuti ammettevano che ci volessero tra 1 a 5 sessioni prima di vedere cambiamenti (l’89%), inoltre raccomandavano appuntamenti settimanali.
Inoltre, come si nota dal grafico in cui si chiedeva di commentare un elenco di risultati clinici craniosacarali di pazienti con autismo è evidente che questi avevano disfunzioni craniosacrali e, in particolare, restrizioni ossee o flusso dei fluidi compromessi.
In generale, dopo le sessioni, il comportamento dei pazienti è migliorato,
Per quanto riguarda invece i commenti dei genitori:
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi tipo di terapia presentata su Science Direct? Avete mai provato tale terapia?
Noi vi lasciamo con un altro studio sull’origine dell’autismo.
Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…
Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…
La relazione tra cani e bambini è da sempre fonte di dolci immagini e racconti…
Il sonno dei neonati è una tematica che cattura l'attenzione di genitori in tutto il…