Tra poco è Natale e ovviamente è già iniziata la caccia ai regali. Le mie bambine hanno scritto la lettera a Babbo Natale e pur non avendo chiesto moltissimi giochi, non si sono risparmiate.
Quando le persone sono fortunate, danno per scontato quello che hanno, pensano che sia loro dovuto e per questo fin da bambini bisognerebbe sapere che non tutti possono permettersi quello che abbiamo noi.
“Per Natale vorrei degli snack così non sarei il solo a non mangiare durante la ricreazione” scrive un bambino su un cartoncino di Things of My Very Own, Inc., un’organizzazione no profit che si occupa della distribuzione dei regali di Natale, che si trova a Schenectady, New York. La loro missione, come si legge sulla pagina Facebook, è quella di “intervenire sui bambini che sono stati segnati da intensi abusi o abbandoni“. Un altro servizio che offrono è aiutare le famiglie a riunirsi e aiutare i ragazzi ad avere le cose di cui hanno bisogno per vivere una vita sana.
Praticamente ciò che fanno è far scrivere ai bambini che seguono i desideri su dei cartoncini che poi consegnano in alcuni posti della città, dove vengono appesi su degli alberi. Le persone possono quindi recarsi in quei posti e prendere uno o più bigliettini e realizzare i desideri di questi bambini.
Un altro bambino ha detto di essere troppo cresciuto per i suoi vestiti e di averne bisogno di nuovi, un altro ha chiesto invece del cibo e anche un soldatino, perché ha solo sei anni in fondo. Ha 6 anni e sta chiedendo a Babbo Natale del cibo.
Ti si stringe il cuore a leggere queste richieste, a fronte di noi genitori che abituiamo i nostri figli ad avere tutto: questi bambini fin da piccoli sanno che hanno bisogno di cose pratiche, ma non rinunciano a sognare, perché sono solo delle vite che si sono appena affacciate sul mondo.
L’infanzia è il momento più magico della vita di ognuno di noi e dobbiamo impegnarci affinché ci possano essere dei bei ricordi, non necessariamente legati al denaro o al successo, ma ad apprezzare piccole cose.
E voi unimamme cosa ne pensate? Non pensate sia una bella idea?
Intanto vi lasciamo con il post che ci permette di fare qualcosa per i bambini meno fortunati e per i nostri.
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