Brutte notizie sull’epidemia di morbillo in Italia. Il nostro Paese ha appena raggiunto il non invidiabile primato europeo, superando la Romania.
Lo ha annunciato l’ECDC, il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie Infettive, con sede a Stoccolma, nel suo bollettino di novembre, che segnala i casi di morbillo in Europa dal 1° ottobre 2016 al 30 settembre 2017.
Un primato di cui avremmo fatto volentieri a meno: l’Italia è in testa in Europa per casi di morbillo. Con 4925 casi negli ultimi dodici mesi – dal 1° ottobre 2016 al 30 settembre 2017 – il nostro Paese supera, anche se di poco, la Romania che registra 4854 casi.
Italia e Romania sono i Paesi europei per i quali l’Organizzazione mondiale della Sanità aveva lanciato l’allarme a inizio anno per l’esplosione dell’epidemia di morbillo. Un aumento preoccupante dei contagi che ha confermato le previsioni di inizio anno e ha portato l’Italia davanti alla Romania.
Sappiamo anche, purtroppo, che dall’inizio dell’anno sono morte 4 persone di morbillo: 3 bambini e 1 adulto. Morti che si potevano evitare. Senza parlare dei ricoveri per complicanze legate alla malattia.
A seguito della pubblicazione del bollettino dell’ECDC sui casi di morbillo in Italia è arrivata la denuncia su Facebook dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco: “Con il contributo di tutti, da coloro che si sono impegnati strenuamente a diffondere disinformazione e paura ad un sistema di sanità pubblica sempre più in affanno, l’Italia detiene e mantiene il primato europeo di Paese free-measles: nel senso che il virus del morbillo è libero di scorrazzare“.
Il sistema di sorveglianza di Epicentro, portale di epidemiologia per la sanità pubblica, ha invece segnalato in questi giorni i casi di morbillo nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 5 novembre 2017, secondo il bollettino settimanale, istituito dopo a seguito dell’esplodere dell’epidemia.
Ecco i dati sul morbillo aggiornati al 10 novembre:
Infografica
Come siamo messi a vaccinazioni in Italia? Dopo l’entrata in vigore del decreto Lorenzin sono diventate obbligatorie le vaccinazioni pediatriche per dieci malattie, dalle quattro previste prima. Una decisione presa a causa dell’esplosione dei casi di morbillo a inizio anno.
Fortunatamente, però, ci sono anche dei casi in cui le coperture vaccinali sono rientrate nella soglia del 95%, necessaria per raggiungere l’immunità di gregge, e addirittura l’hanno superata. Questo è il caso dell’Emilia Romagna, dove la copertura vaccinale è arrivata al 96,6%. La regione aveva pensato all’introduzione dell’obbligo vaccinale, prima ancora della legge nazionale, proprio per fermare l’avanzata del morbillo che sappiamo essere una malattia infettiva, molto contagiosa e con conseguenze gravi.
Molto buoni anche i risultati dell’Umbria, la piccola regione del Centro Italia, in cui la copertura vaccinale della popolazione è superiore alla media nazionale. Ha riferito l’assessore regionale alla Salute Luca Barberini: “Nel caso del vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia), nei nati 2014 c’è stato un aumento di circa 5 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2016, calcolato sulla popolazione residente ad oggi nella nostra regione. Le coperture sono passate dall’87,6 per cento al 92,1“.
Che ne pensate unimamme? Siete preoccupate per i casi di morbillo? Avete fatto vaccinare i vostri figli?
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