Un bambino quando è molto piccolo sembra abbastanza incomprensibile: cosa vuol dire il pianto? Come faccio a capire se è stanco, se ha fame, se vuole essere cambiato?
Un tempo si pensava che i bambini quando nascevano fossero delle persone senza conoscenze e competenze per interagire con il mondo: in realtà comunicano molto di più di quanto pensiamo. I neonati in particolare alternano stati di veglia a stati di sonno e imparare a riconoscerli può essere molto utile per l’interazione con il proprio figlio.
Cosa sono gli stati di veglia dei neonati
Gli stati di veglia, come dice l’Associazione Culturale Pediatri, sono 3:
- la veglia tranquilla: quando il bambino è appunto tranquillo ed è il momento migliore per interagire con lui, per ascoltare la voce di mamma e papà, per ascoltare una voce o per seguire un oggetto. Si può per esempio prenderlo in braccio oppure metterlo in posizione verticale e parlare variando il tono di voce, mostrare il volto, da cui è molto attratto, soprattutto se è molto vicino.
- veglia agitata: qui ci notano diversi movimenti del corpo, che possono precedere il pianto. Per consolarsi basta succhiarsi la manina, oppure parlargli o cullarlo. I bambini piccoli non riescono a consolarsi da soli, ma hanno bisogno di mamma e papà, che presto impareranno come farlo.
- pianto: un neonato impara a calmarsi da solo solo dopo aver imparato a farlo. Per aiutarlo a tranquillizzarsi si può prenderlo in braccio, cullarlo, parlare con voce tenera, fare un massaggio al pancino, allattarlo o cantare una ninna nanna. Ricordiamo che è meglio non scuotere mai un bambino per calmarlo, perché questo potrebbe provocare seri danni.
Gli stati di sonno invece sono due:
- il sonno leggero
- e il sonno profondo.
Durante il sonno leggero il bimbo dorme ma con piccoli movimenti del corpo e degli occhi, e il suo respiro non è regolare, mentre nel sonno profondo ci sono pochissimi movimenti del corpo e il respiro è regolare.
C’è poi uno stato di transizione dal sonno alla veglia in cui gli occhi si aprono e si chiudono.
E voi unimamme cosa ne pensate? Lo sapevate?
Intanto vi lasciamo con il post di un bambino di 5 mesi che è felice di essere svegliato.