Sapevamo già che il metodo Montessori, sviluppato dalla famosa pedagogista e donna medico italiana Maria Montessori, oltre ad aver rivoluzionato l’educazione dei bambini ha introdotto tecniche e metodologie di insegnamento che si sono rivelate estremamente efficaci e che sono tutt’ora valide. Non sapevamo, però, che il metodo sviluppato da Maria Montessori avesse addirittura anticipato quello della neuroscienza. Ce lo dice uno studio.
Pubblicato nei Quaderni dell’Associazione Culturale Pediatri, a cura di Anna Brigandì, pedagogista specializzata nel metodo Montessori e presidente nazionale APP (Associazione Professioni Pedagogiche), lo studio ha evidenziato come il metodo Montessori abbia anticipato le attuali ricerche neuroscientifiche e i loro risultati. Il metodo, ha evidenziato la neuroscienza, ha rilevanti potenzialità, non solo in ambito didattico ma anche sul piano educativo e sociale.
Secondo le neuroscienze il bambino può affinare concentrazione, memoria e controllo esecutivo attraverso il movimento. Un concetto che era stato già intuito da Maria Montessori e sviluppato nel suo metodo di insegnamento in cui si dà molta libertà ai bambini.
Grazie ai suoi studi, alle sue intuizioni, Maria Montessori ha gettato le basi di un dialogo interdisciplinare tra la pedagogia e le altre scienze.
Rimane valido l’assunto di base del metodo Montessori, secondo cui la motivazione e la promozione dei talenti personali del bambino sono aspetti fondamentali oltre che per la sua crescita ed educazione, anche per evitare la dispersione scolastica. La scuola deve rispondere al prioritario bisogno di crescita e di formazione delle nuove generazioni, educando verso l’interesse, spingendo il bambino a fare le sue scoperte da solo, valorizzando la sua iniziativa personale. La pedagogista Brigandì aggiunge che oggi le scuole sono un po’ sclerotizzate e troppo fisse nei loro schemi. Invece si dovrebbe educare la persona, dunque il bambino, nella sua interezza.
Per approfondire: Maria Montessori antesignana di un dialogo tra educazione e neuroscienze.
Che ne pensate unimamme? Condividete questo tipo di approccio educativo?
Vi ricordiamo il nostro articolo: “Il Metodo Montessori funziona davvero?”: l’esperienza di chi l’ha frequentata
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