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Attualità

Una bimba di 3 anni ha rischiato di morire per il graffio di un gatto – FOTO

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Maria Sole Bosaia

Unimamme, oggi vogliamo raccontarvi la storia di una bimba per mettervi in guardia su ciò che potrebbe capitare a chiunque.

Una bimba e una malattia rara

La piccola Lilanna, che all’epoca dei fatti aveva 2 anni, era a casa con la mamma dopo aver preso la varicella.

La bimba stava giocando col gatto di casa quando questo l’ha graffiata in uno dei punti del collo. Mettendo a letto la figlia Kelly Batstone, sua mamma, si è accorta che quel punto era più rosso degli altri.

Il giorno seguente Lilanna si è svegliata urlando e tenendosi una mano sul collo.

La mamma si è accorta che la bimba aveva un grosso bozzolo.

“Sapevo che doveva trattarsi di una brutta infezione o qualcosa di simile. Ho detto a mio marito che l’avrei portata in ospedale, c’era qualcosa che non andava”.

Mentre attendeva in sala d’aspetto la piccola ha iniziato a vomitare e sembrava senza vita tra le sue braccia.

“Questo è stato veramente spaventoso, ho premuto il pulsante per farmi aiutare e ho spiegato che stava peggiorando”.

Le condizioni di Lilanna sono peggiorate velocemente mentre i medici cercavano di intervenire. La pelle era completamente ricoperta da un brutto sfogo che somigliava a un eritema da calore.

Ci è voluta un’ora prima che i medici potessero stabilizzare la bimba inserendole una cannula nella testa per somministrarle fluidi e antibiotici.

Lilanna aveva sviluppato la Sindrome da shock tossico causata da batteri entrati nel corpo  che avevano rilasciato tossine velenose.

Io sapevo che si può prendere dai tamponi, non avevo capito che i bambini potessero prenderla.“.

“I medici ci hanno detto che lei è stata fortunata, perché è una malattia rara e non sempre se ne accorgono subito. Il nostro medico aveva trattato un paziente con la stessa sindrome mesi prima e quindi l’ha riconosciuta subito”.

“Se non fosse stato per quel medico Lilanna non sarebbe qui ora”.

La piccola è rimasta in ospedale per 5 giorni, compreso il suo compleanno, ma le infermiere sono state meravigliose e le hanno regalato una bambola con alcuni accessori.

“Avviserei chiunque avesse sintomi come febbre alta, mal di testa, brividi, dolori muscolari, mal di testa, vomito, diarrea, un’eruzione cutanea simile a quella da calore, la sclera, le labbra e la lingua che diventano rosso brillante, capogiri e svenimento, difficoltà a respirare, confusione e sonnolenza, di andare in ospedale”.

La mamma di Lilanna aggiunge che se si viene curati subito ci si può riprendere completamente.

C’è il rischio che mia figlia possa sviluppare di nuovo questa sindrome, se dovessimo vederne i segni porteremo subito Lilanna in ospedale. Dobbiamo tenere d’occhio ogni ferita. ” ha dichiarato la mamma sul Daily Mail.

Unimamme, voi cosa ne pensate di quanto capitato a questa bimba?

Noi vi lasciamo con la storia di una mamma che ha rischiato di morire per il morbillo.

Maria Sole Bosaia

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