Si dice che i bambini molto piccoli non siano in grado di vederci molto bene: sono attirati dagli oggetti molto grandi, messi ad una distanza ravvicinata. Per esempio la pediatra, quando Paola era neonata, ci aveva suggerito di prenderle una bambola con gli occhi grandi per facilitarla ad addormentarsi, proprio per il fatto che i piccolini amano le forme che possono osservare facilmente.
Fin qui si credeva anche vedessero anche poco e in bianco e nero, almeno appena nati. Una ricercatrice, Alice Skelton, dell’Università del Sussex, sta tentando di scardinare un enigma che ha affascinato genitori e scienziati: come i bambini cominciano a vedere a colori? Ed esattamente cosa vedono?
Per cercare di scoprirlo è stato “ingaggiato” un bambino di 4 mesi, Teo, per tracciare la sua capacità di vedere attraverso un sistema di tracciamento visivo.
Uno sticker sulla sua guancia direzionava la camera sulla sua faccia, mentre i suoi riflessi corneali e la posizione delle sue pupille venivano automaticamente individuati. “Quello che stiamo osservando di capire è se abbiamo un blu più saturato rispetto ad un rosso per esempio” dice Skelton. Se Teo vede un colore, la novità attrae la sua attenzione, facendo scattare il sorriso sulla sua faccia e gioire.
Per un bambino, infatti, il mondo cambia rapidamente. Alla nascita tutto è sfocato, con una visuale del 5% rispetto a quella di un adulto. La visione stereoscopica deve ancora svilupparsi e dopo qualche mese i bimbi possono vedere a circa 30 centimetri, la distanza del viso della mamma mentre si è in braccio. Ma i cambiamenti avvengono rapidamente: “I primi stadi di apprendimento del colore e delle forme appaiono molto presto” dice Alex Wade, professore di psicologia dell’università di York: a 6 mesi i bimbi hanno più o meno la visuale di un adulto.
“E’ un mito il fatto che i bambini vedano in bianco e nero” dice Anna Franklin, a capo del baby lab dell’università del Sussex, citando degli studi che mostrano come anche i neonati possono vedere dei rossi molto saturati o anche degli sfondi grigi.
Come si possono aumentare le possibilità di far vedere ai bambini i colori attorno a loro? Bisogna scegliere degli oggetti molto colorati: “Se mostri ad un bambino una tonalità tenue di verde, non sarà in grado di vederla, ma invece vedrà un verde molto intenso“ dice Franklin al The Guardian.
I rossi e i verdi sono più facili da vedere per i bambini, mentre i blu e i gialli sono devono essere molto intensi. Già a due mesi i bambini possono vedere un po’ di rosso e verde e pochi mesi più tardi il blu e il giallo.
E voi unimamme lo sapevate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla del fatto che i bambini appena nati vedono una realtà “diversa”.
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