Vi ricordate Jacob? Il bambino americano di 9 anni che aveva chiesto cartoline di auguri di Natale in anticipo da tutto il mondo perché ammalato di tumore? Jacob non c’è più. È morto il 19 novembre.
Lo scorso ottobre i medici avevano detto ai suoi genitori che il bambino avrebbe avuto all’incirca un mese di vita, una previsione che purtroppo è stata confermata. La morte è arrivata puntuale per portarsi via Jacob, affetto da una grave forma di neuroblastoma.
Il piccolo Jacob ha fatto appena in tempo a celebrare il Natale in anticipo, come aveva desiderato, con le cartoline e i regali che gli sono arrivati da tutto il mondo.
Questa è una di quelle storie che spezzano il cuore, ma che uniscono la solidarietà di tutti quanti. Quelle storie che ci mostrano quanto siamo piccoli davanti alla malattia e al dolore e quanto le nostre differenze o le nostre chiusure si dissolvano come neve al sole.
Un insegnamento che ci ha dato il piccolo Jacob Thompson, un bambino americano di 9 anni affetto da neuroblastoma dall’età di 5 anni.
Il neuroblastoma è una grave forma di tumore del sistema nervoso autonomo che colpisce i bambini sotto i 10 anni e che purtroppo in molti casi è mortale. Jacob ha lottato per quattro anni contro il tumore, senza mai perdere il sorriso né la voglia di vivere. Una forza interiore la sua che è stata di ispirazione per gli adulti che lo hanno circondato in questi anni di malattia, i genitori, i nonni, i parenti, gli amici e il personale medico sanitario.
Il piccolo Jacob è morto domenica 19 novembre, poco più di un mese dopo la diagnosi senza scampo che i medici avevano dovuto dare alla sua famiglia.
In questo mese, però, Jacob anche costretto su un letto d’ospedale ha voluto vivere appieno la vita. Ha festeggiato Halloween con tanti regali e messaggi di auguri che aveva chiesto via web a tanti americani. Ma è stato quando ha chiesto che gli inviassero cartoline di auguri di Natale da tutto il mondo che la storia di Jacob è diventata conosciuta a livello internazionale.
Tutti i media hanno riportato sua richiesta: ricevere una cartolina con gli auguri di Natale da tutto il mondo in anticipo, perché il tumore correva veloce e il piccolo Jacob non avrebbe fatto in tempo a festeggiare nel giorno di Natale.
La storia di Jacob ha lasciato tutti con il groppo in gola e i brividi lungo la schiena. Come si può accettare la morte di un bambino di soli 9 anni? Per un male terribile? E come non si fa a non piangere davanti ad una richiesta così tenera e commovente, la richiesta di un bambino che vuole vivere con gioia fino all’ultimo istante della sua vita.
Le barriere culturali e linguistiche cadono miseramente davanti a casi come questo, e forse dovremmo ricordarcene in tutti gli altri casi di bambini malati o peggio abbandonati nel mondo, vittime di guerre, povertà e sfruttamento. Con la semplice richiesta di un bambino, ricevere una cartolina di auguri per Natale, Jacob ci ha insegnato molto.
Da quando è partita la sua richiesta, tra la fine di ottobre e i primi di novembre, il reparto dell’ospedale di Portland, dove Jacob era ricoverato è stato invaso da lettere, cartoline, biglietti, ma anche regali e pupazzi, provenienti da tutto il mondo. Tantissime persone si sono strette idealmente intorno al piccolo e alla sua famiglia, rendendo gli ultimi giorni di vita del bambino meno duri.
Il piccolo Jacob ha fatto giusto in tempo a festeggiare il Natale il sabato 11 novembre, con la famiglia e gli amici, e il reparto dell’ospedale addobbato a festa. Poco più di una settimana dopo, il 19 novembre, se n’è andato.
La notizia della morte di Jacob è stata data dalla famiglia su Facebook il 20 novembre.
“Con i cuori pesanti vi comunichiamo la notizia della morte di Jacob. Domenica 19 novembre 2017, all’età i soli 9 anni. Jacob è morto serenamente, dopo quattro anni di battaglia contro il neuroblastoma. Il neuroblastoma è un rara forma di tumore che colpisce solitamente i bambini di cinque anni o più piccoli e rappresenta 7 casi di cancro infantile su 10. Ogni anno a 800 nuovi bambini viene diagnosticato il neuroblastoma negli Stati Uniti soltanto. È una tragedia e servono più ricerca e risorse per continuare a lottare per trovare una cura.
Noi speriamo che la storia di Jacob e l’enorme flusso di sostegno ricevuto da tutto il mondo abbiano un impatto duraturo sulla sensibilizzazione su questa malattia. Ci auguriamo che vengano fatte delle donazioni e che una cura possa essere trovata.Ogni persona che ha inviato a Jacob una cartolina di Natale, un regalo, un messaggio o un video su Facebook, o una preghiera ha fatto la differenza nei suoi ultimi giorni di vita. Avete portato gioia a Jacob e dato a noi ottimismo per il futuro. Grazie per averci dedicato del tempo e per esservi interessati al viaggio del nostro dolce bambino. Purtroppo, ci sono molti altri come lui che noi speriamo continuerete ad aiutare“.
Il messaggio si chiude con i ringraziamenti alle istituzioni che hanno aiutato la famiglia Thompson e con la richiesta di una donazione all’associazione di beneficenza Operation Gratitude, a un gruppo o ente dedicato al salvataggio dei pinguini (gli animali preferiti da Jacob), o alla comunità che si creata intorno alla famiglia Thompson.
“Fate qualcosa per gli altri, donate il sangue e il plasma o usate i vostri talenti per dare riparo, nutrimento o gioia a coloro che ne hanno bisogno, in memoria di Jacob“.
Farete anche voi una donazione in memoria di Jacob e di tutti i bambini che soffrono?
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