I bambini molto prematuri possono essere allattati al seno.
A dirlo è il dottor Jack Newman, medico pediatra esperto in allattamento, che ha pubblicato una foto sulla sua pagina Facebook in cui un bambino nato di 28 settimane è attaccato al seno e viene allattato a soli 10 giorni di vita. Il dottore spiega infatti che il molte unità di terapia intensiva ai neonati prematuri “non è permesso” attaccarsi al seno fino alle 34 settimane.
Newman scritto un articolo relativo al fatto che anche i bambini molto piccoli possono beneficiare del latte materno, anche se fino ad ora si è sempre pensato il contrario.
“L’esperienza e l’evidenza della Scandinavia ha mostrato chiaramente che i bambini possono essere allattati bene al seno prima delle 30 settimane e al più presto alla 27esima settimana. Non soltanto possono essere condotti al seno e succhiare, ma anche prendere il latte tra la 28esima e la 30esima settimana di gestazione, 4 settimane prima rispetto a quello che accade in Nord America”.
“Nel Nord America, crediamo, perché è vero, che i bambini nati alla 24esima settimana di gestazione e anche prima possano essere salvati e lasciare l’ospedale ragionevolmente in una buona forma, ma non possiamo credere che un bambino non possa essere allattato prima delle 34 settimane” scrive Newman.
In realtà il latte per i bambini prematuri si adatta alle loro esigenze: “abbiamo imparato che il latte materno contiene ogni tipo di componenti importanti che neppure sospettavamo esistessero alcuni anni fa: per esempio, il lisozima (un enzima che attacca i batteri e li uccide distruggendo il loro muro di cellule), cellule staminali, bifidus, lactaderina, membrane di globuli di latte grasso e oligosaccaridi. E probabilmente molti altri di cui non sappiamo l’esistenza”.
La differenza tra l’allattamento al seno e al biberon è quindi enorme: “nonostante quello che credono molti neonatologi, l’allattamento al seno non occupa poi così tanta energia rispetto a quello della bottiglia. E’ un errore basato sull’osservazione che i bambini tendono ad addormentarsi al seno anche quando hanno ancora fame. Ma loro non si addormentano perché sono stanchi o perché succhiare porta via molta energia. Si addormentano perché i bambini rispondono al flusso di latte che esce dal seno. Se è lento, tendono ad addormentarsi al seno. E perché il flusso è lento? Perché in molte terapie intesive neonatali non insegniamo alle madri come attaccare i bambini e non insegniamo loro il semplice trucco della compressione del seno“.
Non è infatti il bambino che deve prendere il latte, ma la mamma che lo deve dare: “la nozione che sia il bambino a dover prendere il latte conduce alla falsa conclusione che allattare sia un lavoro difficile, che il bambino debba usare molta energia per succhiare il latte fuori dal seno. E questo ancora di più per i bambini prematuri che devono sviluppare i muscoli dell mandibola. (…) i bambini rispondono al flusso del latte. Se va veloce, allora staranno svegli e berranno. Se è lento, allora smetteranno di bere“.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla di un bambino prematuro che ha salvato migliaia di vite.
Le donne di casa Klum si prestano come testimonial per Intimissimi: da nonna Erna a…
Come scegliere i nomi per gemelli: una guida pratica per i genitori che stanno per…
Che Pia Fico Balotelli abbia preso dal padre Mario, attualmente attaccante del Genoa? La sua…
Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…
In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…
Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…