Unimamme, lo ripetiamo spesso che essere genitori non è esattamente una passeggiata, a volte bisogna prendere decisioni difficili come accaduto alla mamma protagonista della storia che vi presentiamo oggi.
Daniela lavora come vigilante ed è una mamma come tante, che ha dovuto compiere un’azione estrema nel tentativo di salvare il figlio che veva preso una brutta strada.
“Carissimo figlio mio, l’altra mattina ho fatto qualcosa che una madre non vorrebbe e non dovrebbe mai fare: ho tradito la cieca fiducia che tu da 24 anni riponevi me, consegnandoti nelle mani di qualcuno che di te non sa nulla, se non il tuo nome le tue “bravate“. È stato un gesto necessario ed inevitabile. Le notizie frammentarie e confuse che mi giungevano durante la tua assurda latitanza mi trafiggevano il cuore e, purtroppo, non avevo modo di poterti raggiungere, aiutarti a ragionare e a trasmetterti il malessere che sta vivendo.”
La mamma di questo giovane, in occasione della visita ginecologica della compagna del figlio, l’ha fatto arrestare dai carabinieri. La donna ha filmato la scena nella speranza che tutto questo serva a cambiargli la vita.
“Ciò che tanto mi opprimeva era il continuare la solita vita quotidiana che iniziava la mattina indossando quella “maschera” di normalità e finiva la sera quando, rientrata a casa, la riponevo sul comodino… Sempre attenta al telefonino, accertandomi che fosse carico, acceso e che non fossero arrivati sms che non avessi letto; ansiosa di ricevere un tuo cenno, una tua notizia. Nel contempo, terrorizzata quando sul display compariva un numero a me sconosciuto che potesse annunciarmi una disgrazia, un fatale incidente, un tragico epilogo della tua vicenda“.
L’angoscia e la precarietà della situazione del figlio hanno indotto la donna, dopo una profonda riflessione, ad allertare la polizia.
“Quella mattina ti eri accorto che qualcosa non andava. Forse leggevi nei miei movimenti l’ansia e l’angoscia che mi rendevano incerta e timorosa. Mentre mi avvicinavo a te, i nostri occhi sono immersi gli uni negli altri, quasi a fondersi in un unico sguardo e io mi sentivo come “Giuda” che tradì suo fratello… Ho abbassato il capo ti ho consegnato a chi ti stava cercando da troppo tempo… Volevo morire, ma mi convincevo sempre più di aver fatto la cosa giusta. E poi, il Comandante mi aveva dato la sua parola: niente violenza. Massima discrezione e rispetto dei tuoi e dei miei diritti di madre. Parola mantenuta!
Anche tu, d’altronde, hai dimostrato maturità, saggezza e rispetto del momento così difficile ed inaspettato. Mentre ti circondavano e ti inducevano a mantenere la calma, io ti chiedevo perdono per quello che avevo fatto. Tu cercavi miei occhi ed io, con la morte nel cuore, cercavo i tuoi… Più volte hai ripetuto che mi avresti odiata per il resto della tua vita.
Odiami ragazzo mio, odiami finché vorrai… Io, al contrario, continuerò ad amarti con la stessa intensità di sempre e anche di più.”
Unimamme cosa ne pensate di questa lettera pubblicata su Corato Live?
Condividete i sentimenti di questa mamma? Voi cosa avreste fatto al suo posto?
Noi vi lasciamo con la lettera di una mamma al suo piccolo, un bimbo difficile.
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