Baby Forrest è un bambino speciale nato lo scorso 10 settembre negli Stati Uniti, in South Carolina. Ha visino molto dolce, dai lineamenti perfetti e un sorriso tenerissimo. Baby Forrest però ha bisogno di aiuto perché ha un problema molto serio: è nato senza gambe, con un braccio solo e le ossa della sua unica mano sono unite. Sua mamma Alexandra Seaman, una insegnante di yoga di 30 anni, ha lanciato un appello.
Baby Forrest: un bambino speciale che ha bisogno di aiuto
Baby Forrest Wayne è un bambino americano nato sano, con cuore, cervello e altri organi perfettamente funzionanti, eccetto per le gambe e il braccio sinistro. Il bimbo è affetto da amelìa, ovvero il mancato sviluppo di alcuni arti. E’ così fin dalla nascita, i genitori hanno scoperto il suo problema solo con un’ecografia pochi giorni prima della nascita, la madre, infatti, insegnante di yoga e dedita ad una medicina naturale, pur essendosi sottoposta a tutti i controlli e alle analisi necessarie, aveva rifiutato l’ecografia delle ultime settimane di gravidanza.
Solo pochi giorni prima del parto, con una ecografia di controlli finale per verificare che tutto fosse apposto, la donna ha scoperto le condizioni del figlioletto: senza gambe, con un braccio mancante e l’altro con le ossa della mano malformate. Per il resto, Forrest è un bambino perfettamente sano.
All’inizio è stato uno shock. Alexandra e il marito hanno dovuto fare i conti con una realtà che non si sarebbero mai aspettati. La donna ha ammesso di aver provato sentimenti contrastanti, tra dolore, sconcerto, paura, rabbia, incredulità e perfino un a sensazione di rigetto. Non è difficile accettare di avere un figlio con questo tipo di problemi, soprattutto quando si è ancora giovani e si è convinti che tutto andrà bene. Così infatti dicevano i controlli eseguiti con regolarità, fino all’amara sorpresa dell’ecografia finale.
In quel momento Anna ha dovuto fare anche i conti con le proprie convinzioni e i propri programmi. La giovane donna, infatti, aveva già programmato il parto in casa, all’interno di una vasca posta nella sua camera, la playlist con la sua musica preferita e tutto l’occorrente per fare nascere il bambino al sicuro e in un ambiente sereno.
Quando Anna Seaman ha scoperto che il figlio aveva delle malformazioni, la donna è stata costretta a partorire in ospedale con il taglio cesareo, per assicurare che il bimbo non avesse problemi alla nascita.
Grazie all’aiuto della sua famiglia, alla sua indole positiva, alla sua profonda fede e alla disciplina dello yoga che l’ha aiutata a capire e accettare quello che le stava accadendo e che sopratutto era accaduto al suo bambino, Anna Seaman è riuscita a superare i momenti più difficili di dolore e disperazione e ad accettare il figlioletto come una benedizione.
Nella sua testimonianza, pubblicata su Parenting Team di Today, Anna ha voluto descrivere l’amore profondo, integro e autentico che prova per il suo piccolino. Ha raccontato anche della difficoltà iniziale, e del tutto umana, nel capire e accettare che suo figlio non avesse le gambe e un braccio. Subito però è arrivato l’amore immenso e incondizionato per la sua creatura, la disposizione ad un percorso futuro che non sarà facile, tra cure, educazione specifica, assistenza, protesi di cui il piccolo avrà bisogno, una speciale carrozzina per muoversi, il cambiamento della casa per adattarla alle esigenze di baby Forrest.
Nel raccontare la sua storia, Anna ha spiegato quanto fosse stata importante per lei la preghiera e il conforto ricevuto dalla fede nei momenti più duri. La mamma di Forrest vuole creare attorno al figlio una comunità di persone fidate, persone che vogliono bene e a lei, alla sua famiglia e al piccolino. Una comunità di persone solidali che accettino baby Forrest per com’è.
Tuttavia, per fare fronte alle esigenze di Forrest e della sua famiglia, per quanto siano bravi, ha comunque importanza di capire quale sarà il suo futuro in tutto questo. Per provvedere alle esigenze future del bambino occorreranno molti soldi: per le cure, le visite specialistiche, il ritorno in ospedale per essere sottoposto all’intervento di separazione delle ossa della mano, la su educazione futura e le inevitabili modifiche da fare in casa quando Forrest sarà più grande per potergli permettere di muoversi quanto più possibile autonomamente. Poi sedie a rotelle, protesi, strumenti in grado di aiutarlo e arrivati da tutti con qualche comprensibile disguido. Per questo motivo è stata lanciata una campagna di raccolta fondi sul sito web Go Found Me.
Con la sua campagna Anna Seaman vuole creare una comunità di affetti attorno al suo bambino, con tante persone disposte a volergli bene, ed aiutarlo, ad essergli solidale e a pregare per lui. Persone speciali che mostrino prima di tutto grande umanità. Del resto come ha spiegato la mamma di Forrest citando la sua insegnante:
“Io non credo ai miracoli, mi ci affido”.
Parole bellissime che chiudono questa altrettanto bellissima storia.
Vi ricordiamo il nostro articolo: Insegnare la resilienza ai bambini li aiuta ad affrontare i traumi.