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Una neonata con la Sindrome di Down abbandonata a Napoli è salva

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Maria Sole Bosaia

Le culle termiche disposte nei centri ospedalieri possono salvare la vita di tanti bambini, come dimostra la storia di cui vi parliamo oggi.

Neonata con la Sindrome di Down abbandonata a Napoli

Ieri, una bimba di 4 mesi con la Sindrome di Down è stata abbandonata nella culla termica “Ninna ho” collocata presso il Policlinico, Federico II di Napoli.

Questo è il secondo caso in un anno in cui è stata utilizzata la culla termica, anche nel primo si trattava di un bimbo con la Sindrome di Down.

La piccina è stata subito condotta nel reparto di neonatologia del Policlinico e le sue condizioni di salute appaiono buone.

“L’allarme è scattato a ora di pranzo, il medico di guardia ha subito segnalato la presenza di un nuovo ospite nella nostra culla termica” dichiara uno dei medici che hanno soccorso la piccina.

La culla termica in dotazione a questo ospedale fa parte del progetto Ninna ho, un’iniziativa nata nel 2008 che consente alle mamme di partorire in anonimato presso tutte le strutture ospedaliere pubbliche.

In questo modo si spera di evitare gesti drammatici come l’abbandono dei piccoli nei cassonetti della spazzatura.

La Culla del Policlinico di Napoli è accessibile premendo il bottone accanto alla saracinesca, al suo interno si trova un lettino riscaldato dove lasciare il bambino.

Quando la serranda si abbassa squillano i telefoni di 5 addetti e se nessuno risponde dopo 5 minuti si accendono le sirene.

Il piccolo viene soccorso e trasportato in neonatologia dove riceve tutte le cure e attenzioni necessarie.

Infine, qualora la mamma avesse un ulteriore ripensamento, come si legge su Napoli Today, può premere un altro pulsante per chiedere aiuto e ricevere così assistenza in un momento difficile, venendo informata di tutto ciò che comporta la decisione presa.

Unimamme, voi cosa ne pensate di un’iniziativa come quella attuata presso il Policlinico di Napoli?

La vorreste anche nel vostro ospedale?

Noi vi lasciamo con la storia di un nonno speciale che ha salvato 3000 neonati.

 

Maria Sole Bosaia

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