Bianca è una bimba di 2 anni e mezzo che probabilmente è nata due volte:
La piccola infatti è nata con la spina bifida e la madre naturale – che in gravidanza non si era mai sottoposta a nessun esame (la malattia può infatti essere diagnosticata ed essere operata ancora in utero) – ha deciso in accordo con il marito di lasciarla in ospedale e di non riconoscerla.
A questo punto è entrato in gioco il destino e la medicina: insieme hanno fatto miracoli. Bianca ha subito un intervento dal chirurgo plastico Giovanni Montà, riuscendo a sopravvivere all’operazione diventando la mascotte dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
Dopo due anni e mezzo, grazie a lunghe e faticose sedute di fisioterapia, oggi c’è la speranza che possa riuscire a camminare.
“Ho incontrato Bianca e la sua nuova famiglia poco tempo fa — racconta Montà al Corriere della Sera – sono felice di come stiano andando le cose. Quando è arrivata al reparto di subintensiva neonatale, le condizioni della bambina erano molto gravi. Il tubo neurale non era chiuso nel modo corretto e una parte del tessuto nervoso fuoriusciva. Una grossa bolla sulla schiena che una volta fatta rientrare lascia un buco che bisogna ricucire“.
La mamma affidataria, in attesa di sapere se il giudice si pronuncerà favorevolmente per l’adozione definitiva, è stata vicino alla piccola gioendo di ogni suo piccolo progresso: “Quando Bianca è entrata per la prima volta in casa io, mio marito e i nostri figli non sapevamo nulla della disabilità. Ogni passo, qualsiasi movimento che per la maggior parte dei bambini della sua età è scontato, per Bianca è una conquista faticosa. Quello che stupisce, pur essendo così piccola, è il modo in cui affronta le giornate. Sorride, piange, fa le pernacchie, è golosa, gioca con i suoi fratellini. Qualche giorno fa ha pronunciato le sue prime parole ed è stato emozionante. Afferra gli oggetti, è molto curiosa. Ha una forza di volontà incredibile e per questo sono convinta che riuscirà a camminare“.
Vista la determinazione di Bianca, i medici scommettono che potrà anche andare a scuola e avere in fin dei conti una vita normale: “Vederla crescere e osservare ogni suo piccolo progresso è una gioia indescrivibile, che faccio fatica a spiegare. E anche se alla fine non dovesse camminare, cercheremo in tutti i modi di rendere la sua vita bellissima, come lei ha fatto con noi“.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa storia?
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