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Attualità

Stalking: maggior tutela per le vittime del reato

Published by
Maria Sole Bosaia

stalkingstalking

Unimamme, oggi ci occupiamo di stalking, un reato che colpisce in prevalenza le donne e sulla penalizzazione del quale sono state apportate alcune novità.

Stalking: cosa cambia

I reati di stalking non potranno più essere estinti con le “condotte riparatorie”, cioè con un risarcimento economico.

Forse vi ricorderete che in giugno era stato introdotto un nuovo articolo al codice penale in base al quale, per tutti i reati proseguibili a querela di parte non rimettibile, il Giudice non avrebbe condannato il colpevole a patto che questi avesse “riparato” le conseguenze dell’illecito, con un risarcimento.

La vittima inoltre poteva solo essere ascoltata perché era poi il giudice a decidere se la condotta del colpevole era stata riparatoria e il risarcimento congruo.

Il reato di stalking è ancora molto recente in Italia dal momento che è stato introdotto nel 2009 riferendosi a comportamenti molesti, appostamenti, pedinamenti, telefonate, sms, intrusioni nella vita privata causando uno stress permanente nella persona oggetto delle morbose attenzioni o la spaventa a tal punto da farle cambiare le proprie abitudini.

Le pene vanno da 6 mesi a 4 anni. Queste sono aumentate se la vittima è un coniuge, nonostante sia separato o divorziato, un minore o una persona diversamente abile.

Affinché ci sia un processo la vittima deve presentare una querela e non ritirarla.

Come si legge su Repubblica ora non si potrà più evitare di essere processati per stalking pagando un assegno.

Maria Elena Boschi, che rivendica l’intervento commenta così: “noi siamo convinti che lo stalking non possa essere considerato alla stregua di altri reati. Non è un reato come un altro per tutte quelle donne che ogni giorno hanno paura di uscire di casa e la cui dignità è stata lesa in profondità per il resto della vita. Non lo è per tutte quelle vittime che hanno il terrore di controllare il telefono, di portare i propri figli a scuola, di andare al lavoro e di tornare a casa da sole la sera, pagando ogni giorno le conseguenze dei traumi subiti”.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa novità?

Noi vi lasciamo con un approfondimento sullo stalking.

Maria Sole Bosaia

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