Unimamme, oggi torniamo a parlarvi di una questione veramente sconcertante, l’aborto selettivo delle femmine.
Il tema torna alla ribalta per la pubblicazione della foto della sagoma rosa di una ragazzina con le trecce dentro la cornice nera degli annunci mortuari con allegato un messaggio: “cara bimba rifiutata, i tuoi genitori desideravano di più un maschio perciò non hai potuto nascere. Perdonaci”.
Si tratta di un’immagine che sta letteralmente spopolando in Montenegro dove, spesso, molti genitori scelgono l’aborto selettivo, eliminando subito il feto se si tratta di una bambina.
Quello balcanico è un tipo di aborto che riguarda lo shopping e la cosiddetta cultura dello scarto di cui parla Papa Francesco.
Nel 2011 in Montenegro sono nati 113 maschi contro 100 femmine.
Nel mondo mancano 100 milioni di donne, denuncia la Banca Mondiale. Secondo la biologa Anna Meldolesi questo è un numero spropositato, pari al numero di donne che vivono in Francia, Italia e Germania.
“Una perdita numericamente superiore alle vittime delle guerre mondiali, o delle carestie del XX secolo, o delle grandi epidemie” puntualizza l’esperta.
Il numero dei fiocchi rosa continua a diminuire. Secondo una recente inchiesta dell’Economist, però, c’è qualche piccolo barlume di speranza.
Di recente pare che la Corea del Sud abbia invertito la sua rotta. Il maggior grado di istruzione delle ragazze e le denunce contro le discriminazioni hanno iniziato a far apparire la preferenze verso i maschi inutili. In realtà il cambiamento culturale è avvenuto quando la Corea del Sud è diventato un paese ricco.
In Cina la situazione è molto diversa. Qui nascono 124 maschi ogni 100 femmine. In India da 115 a 120 maschi.
“Nel 1991 c’era un solo distretto con un rapporto superiore a 125 ogni 100, nel 2001 erano 46” si legge sull’Avvenire.
I medici indiano reclamizzano le ecografie facendo riferimento al risparmio sull’eventuale dote della femmina. Milioni di coppie che non hanno il coraggio di uccidere le figlie scelgono l’aborto. In India però l’aborto selettivo è vietato dal 1994, in Cina dal 1995.
Purtroppo è difficile dimostrare che è stato praticato un aborto selettivo perché un’ecografia è ormai alla portata di quasi tutte le famiglie cinesi e indiane.
In India il premier Narendra Modi, un paio di anni fa, aveva lanciato la campagna: “salva una bambina, educa una bambina“, incoraggiando i compatrioti a non discriminare tra i sessi.
Anche cinema e tv si sono mossi ma non si può stabilire quando si vedranno i frutti.
Infine, il Montenegro non è l’unico Paese afflitto da questo dramma. Secondo i dati del l think tank Population Research Institute ci sono stati aborti selettivi in:
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