Unimamme oggi vogliamo condividere con voi il messaggio di una mamma che sta vivendo un momento molto difficile proprio in prossimità delle feste.
Una mamma che ha perso il figlio dopo la nascita condivide la sua “tradizione di Natale”
Beth Dickerman è una mamma che ha scoperto che il suo bimbo aveva il 10-20% di possibilità di sopravvivere quando era alla 30° settimana di gravidanza. Purtroppo il suo piccolo Henry era molto malata ed è morto poco dopo la nascita nel reparto di rianimazione dell’ospedale.
In un messaggio su Instagram ha voluto raccontare la sua esperienza:
“Di recente ho letto la storia di un’altra mamma che ha perso il figlio poco prima delle feste. Lei non riusciva ad immaginare di poter decorare per il Natale, un periodo di felicità incentrato intorno ai bambini, quando si sentiva rotta, triste, persa, mentre le mancava uno dei suoi bambini.
Lei sapeva che doveva decorare perché aveva un altro figlio con cui condividere il Natale, quindi è andata in garage e ha cominciato a tirar fuori le decorazioni.
Poi il dolore l’ha sopraffatta e ha cominciato a gettare e rompere le palline per tutto il garage, perché era tanto sconvolta dal dover sopportare le vacanze natalizie senza il suo bimbo.
Ha lasciato lì il caos ed è entrata in casa. Il giorno dopo ha radunato abbastanza forza da fare un secondo tentativo ma quando è andata in garage e ha visto tutte le palle per terra è rimasta colpita.
Tra tutte quelle rotte ce n’era una che brillava più delle altre. Così ha radunato tutte quelle rotte e le ha messe in un nuovo bulbo da appendere all’albero, simbolizzando la sua nuova vita e il dolore che l’aveva plasmata.”
Beth sostiene che questo è un ottimo simbolo di come nessuna parte di te viene lasciata intatta dopo aver perso un bambino.
Ha poi aggiunto, si legge su TheStir,:
“Ogni singolo aspetto della tua vita ne viene influenzato. Se cerchi di rimanere attaccato alla persona che eri prima e cerchi di resistere alla nuova vita stai cercando di resistere alla crescita e forse a una versione più bella di te stessa di quanto fossi prima.
Siamo fragili ma anche coraggiose, condividendo la nostra trasparenza e vulnerabilità possiamo lasciare che gli altri vedano la nostra rottura e scelgano di amarci comunque, sostenendo la testimonianza di tutti i nuovi recenti modi in cui splendiamo”.
Noi vi lasciamo con la storia di una mamma che ha salvato la figlia da morte perinatale.