Care unimamme, torniamo a parlarvi di bambini che hanno bisogno di noi.
Ci troviamo in Sud Sudan, e l’immagine che ci ha colpito è quella di un bambino che dorme in una bacinella. Quest’immagine è emblematica della condizione dell’infanzia in questa parte dell’Africa, dove Amref ci ha portato in viaggio.
Un bimbo che dorme in una bacinella è il simbolo dell’infanzia in Sud Sudan.
In questo paese, divenuto indipendente solo nel 2011, è in atto una guerra civile, un conflitto etnico e le persone vivono in condizioni sanitarie disperate. Molti sono scappati nei paesi vicini, circa 4 milioni di abitanti, ma sono ancora tantissimi i bambini a rischio di denutrizione e morte, anche per cause legate alla sicurezza alimentare.
Il fondatore di Amref, organizzazione sanitaria no profit che da anni seguiamo e che si occupa di aiutare gli africani nel loro paese, Tommy Simmons, ha fatto recentemente un viaggio tra campi profughi, ospedali e scuole di salute presenti in Sud Sudan.
Qui Amref è infatti presente dal 1972 e dal 1998 ha formato circa l’80% degli operatori sanitari di base del Paese.
La foto del bambino nella bacinella è stata scattata in un campo profughi gestito dalle Nazioni Unite, a Wau ed è qui che Amref, grazie anche al sostegno della Fondazione Nando ed Elsa Peretti, ha da poco avviato un progetto che prevede:
- la valutazione di esigenze mediche e chirurgiche
- l’acquisto e la consegna di medicinali e kit medici essenziali
- la formazione di operatori sanitari
- la diffusione di una cultura della pace.
Circa le esigenze mediche, i principali problemi presenti a Wau sono:
- malnutrizione infantile
- malaria
- tubercolosi
- hiv
- malattie polmonari
- acqua contaminata.
E naturalmente chi ne paga maggiormente le conseguenze sono i bambini più piccoli e le donne incinta o che allattano.
E voi unimamme, che pensate delle condizioni in cui vivono questi bambini e dell’aiuto che Amref gli offre?
Vi ricordiamo che se volete contribuire, sul sito dell’Amref, nella sezione “Sud Sudan“, trovate tutti i riferimenti utili per effettuare donazioni dirette proprio ai bambini di questa parte dell’Africa (ad esempio con 25 euro potete garantire l’acquisto di 125 barrette al alto contenuto proteico per combattere la malnutrizione).