Quando le mamme parlano di pidocchi, si riferiscono alla pediculosi, cioè all’infestazione del cuoio capelluto causata dai pidocchi.
Il loro corpo è piatto, e le loro zampe hanno uncini che aderiscono a capelli e peli (raramente i pidocchi possono arrivare a ciglia e sopracciglia). I pidocchi forano la pelle del cuoio capelluto e succhiano il sangue tramite l’apparato boccale.
Un pidocchio ha un ciclo vitale di 6-7 settimane.
Le femmine arrivano a depositare in totale da 100 a 300 uova, chiamate lendini: ogni giorno ne depositano 8-10.
Le uova appaiono come punti bianchi leggermente allungati o marroni, con una forma che ricorda la capocchia di un ago.
Il passaggio da larva a pidocchio adulto richiede 8-9 giorni.
I pidocchi non saltano, ma passano da una testa all’altra solo per contatto diretto e prolungato.
Non è vero che prediligono i capelli sporchi, quindi pettinare i capelli o lavarli spesso non aiuta a prevenire l’infestazione.
Le zone del capo maggiormente colpite dall’infestazione sono quelle dietro la nuca e dietro le orecchie, perché più calde.
Oltre al prurito, altri sintomi possono essere eventuali lesioni dovute al fatto che ci si gratta molto frequentemente.
Una volta scoperta l’infestazione, se i bambini vanno a scuola la prima cosa da fare è avvisare i genitori dei compagni e gli insegnanti, in maniera da gestire il problema tutti insieme.
Come rimedi sono disponibili diverse soluzioni:
Circa i prodotti chimici, il prodotto più utilizzato è la permetrina che uccide pidocchi e uova in circa 10 minuti. Dopo aver fatto lo shampoo con l’antiparassitario occorre risciacquare bene, aggiungendo anche dell’aceto (circa 100 gr. per ogni litro di acqua calda) che favorisce il distacco delle lendini. Il trattamento prevede poi di pettinare i capelli, dividendoli in ciocche, con un pettine a denti molto fitti.
Dopo il passaggio con il pettine, per eliminare le lendini rimaste si potrà procedere manualmente.
In merito ai prodotti naturali, sono presenti sul mercato diverse lozioni a base di oli essenziali come ad esempio la lavanda, il tea tree che hanno la capacità di soffocare i parassiti. Tra questi il più diffuso è l’olio di neem, che in purezza ha un odore molto sgradevole non amato dai pidocchi.
Di recente una ricerca ha invece indicato il balsamo come un rimedio efficace, perché essendo denso rallenta i movimenti dei pidocchi che vengono poi eliminati con il passaggio del pettine a denti stretti.
Il trattamento, sia chimico che naturale, va ripetuto dopo 7-10 giorni, che corrisponde al periodo di schiusa delle lendini e un altro è consigliabile farlo dopo 2 settimane, perché recenti studi hanno dimostrato che le lendini sopravvivono anche più a lungo del periodo normalmente considerato.
Importante è anche procedere ad igienizzare i pettini con acqua bollente (li si può lasciare in acqua fatta bollire per almeno 5 minuti).
Circa vestiti, lenzuola, coperte, sciarpe e capelli è bene lavarli a 60° e far arieggiare cuscini e peluche (si può anche decidere di chiuderli in sacchi di plastica per un paio di giorni).
Per prevenire invece è bene:
C’è da dire che ultimamente i pidocchi risultano essere più resistenti, e tale ipotesi è confermata dalla scienza. In questi casi gli esperti consigliano prodotti a base di olii sintetici come il dimeticone, il miristato di isopropile o il tocoferolo acetato.
Il segreto per l’efficacia di ogni trattamento è applicarlo con rigore e costanza.
Per concludere un trattamento che sta prendendo piede anche da noi è uno che non usa prodotti e lozioni né chimici né naturali. Uno studio ha infatti dimostrato che l’aria calda ucciderebbe definitivamente pidocchi e lendini se diffusa a una data temperatura (circa 60°) per un tempo di almeno 30 minuti. Esistono macchinari appositi e stanno anche aprendo centri dove poterlo fare.
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