Il dibattito natura contro educazione ha una lunga storia e può ritornare in auge quando ci troviamo con un bambino che strilla tutto il giorno, che non riesce a integrarsi con gli amici mentre magari un altro figlio è socievole e da piccolo non faceva altro che mangiare e dormire.
Natura ed educazione: uno studio
Secondo gli esperti i bambini nascono con uno stile di comportamento innato che può essere notato fin dalla primissima infanzia prima che l’esperienza della vita influenzi le loro personalità.
La psicologa Sarah Barker spiega che è perfettamente normale il fatto che due fratelli, persino gemelli, presentino differenze nello stile di comportamento, questo rappresenta il potere della natura nel temperamento del bimbo.
L’Australian Temperament Project, uno studio longitudinale condotto da alcuni psicologi per 30 anni, ha osservato come il temperamento influenza l’esperienza del bambino del mondo e che la maggior parte dei piccoli non cambia radicalmente nel corso del tempo.
I piccoli che hanno caratteristiche infantili difficili tendono ad avere problemi:
- emozionali
- emotivi
nella prima infanzia ed oltre.
Il temperamento può cambiare grazie alle esperienze:
- positive o
- negative
I bimbi a cui vengono offerte esperienze positive con gli adulti:
- a casa
- a scuola
sono più inclini a superare i problemi come l’ansia e imparano anche a regolare:
- emozioni
- comportamento
Per i genitori è importante insegnare ai bambini capacità e strategie per gestire le loro risposte.
Secondo la dottoressa Baker i piccoli devono imparare a reagire con minore emotività se questo tipo di risposta rende loro una sfida difficile adattarsi felicemente alle situazioni.
Lo stile con cui si esprime la genitorialità è molto importante quando bisogna gestire le fissazioni dei piccoli. Inoltre è bene tenere a mente che i bambini non scelgono il temperamento, nascono così, è quindi responsabilità dei genitori crescerli nel miglior modo possibile.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questo studio?
Noi vi lasciamo con i 4 errori più comuni che commettono i genitori.