Unimmame, oggi vi illustriamo una tecnica che può essere utilizzata se il vostro piccino si presenta podalico.
La versione cefalica esterna è una procedura usata per girare un feto che si trova un posizione podalica o laterale (traversa) in una posizione a testa in giù (vertice) prima dell’inizio del travaglio.
Quando questo avviene con successo questa procedura permette di fare un parto vaginale.
La versione avviene prima che inizi il travaglio, di solito intorno alle 37 settimane.
Solitamente viene usata prima che il sacco amniotico si rompa, se questa procedura però non ha successo viene programmato un cesareo.
Vediamo insieme come avviene.
Monitoraggio fetale:
Per evitare di danneggiare il feto la procedura viene monitorata in maniera accurata:
La procedura:
Prima dell’inizio del procedimento potreste ricevere un’iniezione di medicina tocolitica per rilassare l’utero e prevenire le contrazioni uterine.
La medicina tocolitica più comune è la terbutalina.
Mentre l’utero è rilassato il medico provo a girare il feto. Con entrambe le mani sulla superficie dell’addome, una dalla testa del feto, l’altra sui glutei il medico spinge e rotola in feto in una posizione capovolta.
Sentire disagio durante la procedura è normale, specialmente se la procedura porta contrazioni dell’utero.
L’ammontare del disagio da quanto è sensibile il tuo addome e dalla forza con cui il dottore preme dell’addome.
Se il feto sembra provare disagio a causa della procedura, essa si ferma.
Inoltre, se il primo tentativo fallisce il medico potrebbe suggerirne un altro, possibilmente con anestesia epidurale per aiutare a rilassarsi e ridurre la pena associata con la procedura.
L’anestesia epidurale può aumentare il successo di tentativi ripetuti.
Raramente si verificano gravi complicazioni durante la versione, ma questa rimane comunque una possibilità. Per questo motivo la procedura avviene in un ospedale dove, in caso, si possa effettuare un cesareo d’emergenza.
Cosa aspettarsi dopo il trattamento
La versione può essere tentata quando:
Quando non viene effettuata:
Quanto è efficace:
La procedura è efficace al 58%, è più probabile che funzioni quando:
La procedura ha meno probabilità di successo:
Rischi:
con il monitoraggio frequente i rischio sono bassi
Cosa pensare
C’è un bassissimo rischio di mischiare il sangue della mamma e del feto. A una mamma con sangue RH negativo vengono date iniezioni di immonuglobulina per prevenire la sensibilizzazione Rh che può causare complicazioni fetali in future gravidanze.
Infine a volte questa tecnica viene usata per far nascere un secondo bambino gemello o se un’emergenza minaccia la vita del feto. In questo caso il medico effettua la procedura di emergenza direttamente dentro l’utero.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa tecnica di cui si parla su Web md?
Voi lo provereste in caso di necessità?
Il video che vi abbiamo presentato riguarda la procedura di cui vi abbiamo parlato ed è stata effettuata su un feto di 38 settimane. Il filmato ha ricevuto 17 mila Like, più di 23 mila condivisioni e 2,6 milioni di visualizzazioni, diventando virale.
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