Unimamme, sappiamo che molte donne lottano con l’allattamento al seno, ecco perché vi riportiamo l’esperienza di una di voi.
Catherine Kennedy è una mamma che ha condiviso la sua esperienza per informare altre donne.
“Ho lottato con l’allattamento al seno dal primo momento in cui è nato mio figlio” scrive questa mamma.
Nonostante gli esperti l’avessero rassicurato sull’attacca che era ottima, questa mamma sapeva che era troppo presto per preoccuparsi del flusso di sangue.
Ma dopo alcune settimane dall’aver lasciato l’ospedale con il neonato, il seno di questa mamma era particolarmente dolorante.
“Sentivo dolori acuti, come pugnalate, ogni volta che allattavo mio figlio da quel lato.
All’inizio non mi sono preoccupata molto perché un allattamento al seno doloroso sembrava la norma per me, poi ho notato una macchia bianca sorgere sorgere sul mio capezzolo e questa faceva molto male.
Ricordo vagamente di aver letto qualcosa sulle macchie bianche in qualche libro sulla gravidanza.
Non riuscivo a ricordare nessun dettaglio eccetto il fatto che fosse un brutto segno.”
Cercando su internet questa mamma si è convinta di avere la candida perché alcuni sintomi combaciavano.
Solo dopo aver chiamato in panico il suo consulente per l’allattamento ha scoperto che non era candida, ma una vescicola.
“A quanto pare questa vescicola è una bolla bianca o gialla sul capezzolo che blocca il latte dall’uscire da quel poro.
Queste bolle di latte possono causare dolore al seno, dolore ai capezzoli e un basso flusso di latte.
Secondo la consulente per l’allattamento Laurie Barbalinardo queste vescicole non devono essere dolorose, ma “quasi sempre lo sono”.
Questa mamma racconta di aver sviluppato la vescicola nel primo mese di allattamento al seno e poi quando stavo svezzando mio figlio pochi mesi dopo.
Questa mamma descrive poi come appare una vescicola:
“Un piccolo bozzo bianco su un capezzolo è il segnale di allarme. Potreste anche avere dolore e notare cambiamenti nel vostro flusso di latte.
Potreste scambiarlo per candida, come ho fatto io, ma quella di solito si verifica su entrambi i capezzoli, quindi avere una bolla solo su uno rende difficile il fatto che la candida sia il problema.”
In ogni caso il consiglio di questa mamma è quello di parlare sempre con un esperto e di non fare un’autodiagnosi perché c’è sempre un potenziale pericolo nel non sapere cosa stai trattando.
“La buona notizia è che se scoprite di avere una vescicola nella maggior parte dei casi potete rimuoverla da sole a casa.
Una mamma può cercare di scoperchiare la vescica nella doccia, se ha successo dovrebbe chiedere alla persona che l’ha in cura, perché si consiglia di usare una crema antibatterica per prevenire l’infezione.” aggiunge questa mamma e avverte però di non farlo prima di aver parlato comunque con un esperto.
“Ho commesso l’errore di cercare di rimuovere la vescica fuori dalla doccia, ho scoperto che raschiare delicatamente la vescicola dopo essere rimasta sotto il getto di acqua bollente rende tutto meno doloroso.
Se non riuscite a rimuovere la vescicola da sole il passo successivo è quello di far visita al medico, che userà un ago sterile per aprire la vescica per voi.”
Questa mamma confessa che rimuovere la vescica è doloroso, ma prima lo fate meglio è. La vescica infatti, secondo l’esperta, può indurre il bambino a rigettare il latte perché il flusso rallenta e la mamma corre il rischio di sviluppare mastite o dotto istruito.
“Quando ho raccontato questa storia ad alcune amiche, nessuna di loro aveva mai sentito quella terribile parola.
Sfortunatamente è qualcosa che la maggior parte della mamme che allattano al seno non conoscono fino a quando non capita a loro.
Questo è il motivo per cui ho deciso di condividere la mia esperienza, quindi se altre mamme vedranno la piccola macchia bianca indicatrice, non trascorreranno una notte nel panico e a cercare freneticamente su Google come ho fatto io”.
Unimamme, a voi è mai capitato qualcosa di simile a quanto raccontato da questa mamma su The Stir?
Conoscevate l’esistenza di queste vescicole di latte, chiamate anche ampolle?
Noi vi lasciamo con i fattori psicologici e fisici che possono influenzare l’allattamento al seno.
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