Un nuovo metodo di fecondazione in vitro può essere rivoluzionaria: secondo questa tecnica la percentuale dei bambini nati è aumentata del 25%. Vediamo in cosa consiste questa tecnica.
Si tratta di “scattare” centinaia di foto degli embrioni per selezionare gli ovuli migliori in modo da aumentare le percentuali delle nascite.
Gli embrioni che si sviluppano sono fotografati mentre si trovano nelle incubatrici ogni 10 e i 20 minuti: i dati vengono inviati ad un computer che classifica gli ovuli in base ad un algoritmo.
La ricerca ha incluso 24 mila trattamenti documentati guidati dal professore esperto di fertilità Simon Fishel comparando i bambini nati con o senza questa tecnica.
Una coppia, Paul e Paula Chapman, che aveva delle difficoltà a concepire, grazie a questa tecnica ci è riuscita. Sono stati i primi ad usufruire di questa tecnica grazie alla quale è potuta nascere la loro figlia Jaycie, che ora ha 3 anni. “Abbiamo potuto vedere lo sviluppo di Jaycie dal primo momento della sua vita” ha detto Paul.
Il Professor Fishel dice: “E’ meraviglioso e la ricerca dimostra quanto la tecnologia potrà rivoluzionare il modo in cui si fa la fecondazione in vitro“.
Durante gli studi i ricercatori hanno scoperto che la velocità, come l’embrione si divide e altri fattori possono determinare una gravidanza di successo. “Prima dovevamo tirare fuori gli embrioni dalla loro temperatura controllata nell’incubatrice e fare un’istantanea ogni 24 ore, con il rischio di danneggiarli”.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Reproductive BioMedicine Online e sarà oggetto di una conferenza in Italia a maggio.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla di un nuovo test che migliora la fertilità femminile.
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