Unimamme, oggi vi raccontiamo la storia di una donna che ha deciso di denunciare la sua condizione.
Nel 2007 Cat Lee ha partorito il suo secondogenito. Dopo 6 mesi la donna ha deciso di tornare al lavoro, il rientro purtroppo non è andato come previsto.
“Mentre attraversavo il campus, ho sentito qualcosa scorrere tra le mie gambe, mi ero fatta la pipì addosso e questa era passata attraverso il pannolino che indossavo”.
Cat, all’epoca, aveva solo 33 anni. “Mi sentivo come una nonna, ho anche dovuto chiedere a qualcuno di comprarmi delle calze nuove, anche se ero troppo imbarazzata per dire per quale motivo”.
La donna allora si è rivolta a un ginecologo che le ha detto che aveva un’incontinenza da stress e che il minimo prolasso aveva effetti sulla vescica.
Così la donna ha deciso di fare un impianto vaginale. Le avevano detto che si sarebbe trattato di una procedura molto breve, di soli 20 minuti, che avrebbe messo fine alla sua incontinenza.
Dopo l’operazione però le cose sono peggiorate.
“Non riuscivo a camminare”.
Dopo 6 settimane trascorse a letto il dolore non accennava a diminuire.
La donna riusciva a stento a camminare, nel frattempo Cat ha scoperto che alcuni impianti potevano tagliare la vagina, causando disagio.
Due anni dopo la donna non riusciva nemmeno a sedersi per il dolore.
Così questa mamma ha affrontato una nuova operazione, ma niente è cambiato.
Nel 2013 Cat è stata costretta a ritirarsi dal lavoro e ha scoperto che un medico poteva toglierle l’impianto ma al costo di 10 mila sterline.
Ora la donna è semi paralizzata e costretta a spostarsi tramite uno scooter.
Dopo 5 anni dall’operazione Cat e suo marito hanno provato a regalarsi una luna di miele che non avevano mai fatto, ma purtroppo la donna non può avere rapporti sessuali perché la penetrazione le provoca forti dolori.
Cat ha anche provato a suggerire al marito di cercare altre donne, ma lui le ha risposto che amava solo lei.
La protagonista di questa storia ha poi deciso di fare causa all’ospedale dove ha fatto l’operazione di impianto.
“Voglio aiutare le altre donne come me, dal momento dell’operazione la mia vita è cambiata completamente. Sono convinta che l’impianto ne sia la ragione. Sono più incontinente ora che in passato, non voglio che un altro bimbo come Charlie affronti tutto questo” ha dichiarato la donna sul Daily Mail.
Unimamme cosa ne pensate di questa vicenda?
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