Unimamme, oggi vi raccontiamo la storia di una mamma e di sua figlia, una bimba con la Sindrome di Down di 4 anni.
Jalena Gunther è mamma di 2 bambini con la Sindrome di Down ed è ormai abituata alle procedure mediche per i suoi figli: Malachi ed Emmy.
Il 16 gennaio scorso Emmy, di 4 anni, ha affrontato un’operazione a cuore aperto per riparare un difetto al cuore con cui era nata.
Avrebbe dovuto essere dimessa la settimana successiva, ma questo non è accaduto a causa di una negligenza medica che la sua mamma ha deciso di denunciare attraverso un messaggio su Facebook.
“Mi sento male” scrive su Facebook. “Emmy ha urlato dal dolore dalle 19 alle 4:45 del mattino quando si è arresa ed è svenuta. Abbiamo chiesto medicine per il dolore, abbiamo chiesto di un medico alle 20:45 e alle 22 abbiamo chiesta se stava venendo, abbiamo detto che avevamo bisogno, non è solo per Emmy e non va bene. L’infermiera allo Stollery ha scelto di chiudere la porta della nostra stanza e di non fare nulla, nessun dottore è venuto.”
La donna teme ora che la bambina abbia subito danni permanenti alla mano con cui, principalmente, comunica.
Dopo l’operazione infatti la piccina è stata sottoposta a fleboclisi, operazione apparentemente semplice che avrebbe, però, provocato la decomposizione del tessuto dell’arto.
Dopo essere stata collegata alla flebo Emmy ha cominciato subito ad agitarsi e a piangere, ma nessuno, all’interno dell’ospedale Stollery Children’s Hospital sembrava volersene accorgere.
“Mia madre mi ha mandato un messaggio venerdì sera dicendo che qualcosa non va” ha raccontato la donna. Solo il mattino successivo l’infermiera si è accorta che il deflussore era scivolato fuori dalla vena di Emmy.
Nel frattempo la mano della piccina si era gonfiata e coperta di vesciche.
La mamma di Emmy, nel suo post, le accusa direttamente di negligenza.
“Mia figlia ha pianto e gridato a causa del dolore per ore”.
Il contenuto della flebo è stato pompato direttamente nel tessuto di Emmy, causando gravi danni. La piccina ha dovuto affrontare altre due operazioni per rimuovere il tessuto morto e avrà bisogno di altre operazioni, compreso un innesto di pelle.
I medici non sanno dire se la funzionalità della mano di Emmy tornerà come prima.
“Se non è in grado di usare pienamente quella mano, limiterà il suo modo di parlare e la sua capacità di comunicare” ha specificato, affranta, Jalena.
Da parte sua l’ospedale dove è ricoverata la bambina ha avviato un’indagine sulla qualità delle cure ricevute da Emmy.
“Siamo molto dispiaciuti per le complicazioni che questa bambina ha vissuto. I nostri standard di cura non dovrebbero comportare queste situazioni per nessuno dei nostri pazienti” hanno scritto i rappresentati dell’ospedale.
Dal momento che Jalena è una mamma single e che le spese per prendersi cura della sua bambina sono ingenti, su Go Fund Me è stata avviata una raccolta fondi.
“Tutto questo era al 100% evitabile se le infermiere avessero fatto il loro lavoro. Non si tratta solo di non aver seguito il protocollo, c’è stata zero empatia per una bambina che ha pianto e urlato dolorante per ore”.
Il post di Jalena ha ricevuto 66 mile Like e 46.655 condivisioni, diventando quindi virale.
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