Abbiamo già parlato di Larry Nassar, ex medico della nazionale statunitense di ginnastica artistica, che ha molestato per 20 anni le atlete, fino alle prime accuse del 2016.
Vi ricorderete infatti le accuse di una ragazza al medico che l’aveva molestata con la madre presente.
Due anni fa infatti il giornale Indianapolis Star scoperchiava lo scandalo: due ex ginnaste parlarono degli abusi subiti e dopo di loro più di 150 donne lo hanno dichiarato pubblicamente colpevole di atti indicibili.
Tra queste figurano anche alcune delle ginnaste più famose, campionesse olimpiche e mondiali, come Alexandra Raisman, McKayla Maroney, Gabby Douglas, Jordyn Wieber e Simone Biles, la rivelazione di Rio 2016.
Ora è stata emessa la sentenza dopo l’inizio del processo lo scorso dicembre: 175 anni di carcere.
Probabilmente le donne molestate sono molte di più – le violenze avvenivano sia con la nazionale di ginnastica sia nel suo studio privato in Michigan – che però forse non si esporranno mai pubblicamente.
Durante il processo, come riporta ilpost.it, la ginnasta Alexandra Raisman si è rivolta direttamente a Nassar: “Larry, renditi conto che ora, noi, questo gruppo di donne che hai maltrattato senza cuore per un così lungo periodo di tempo, sono una forza, e tu non sei nulla“.
Nassar nel 1986 è diventato preparatore atletico della nazionale e nel 1996 dopo essersi specializzato in medicina dello sport, ne è diventato medico, ruolo che ha ricoperto fino al 2015 quando è stato licenziato per le preoccupanti voci che giungevano dai genitori delle atlete.
Durante il processo l’uomo ha ammesso gli abusi e la difesa ha avuto il coraggio di dire che leggere le 100 testimonianze delle atlete accusatrici fosse un accanimento. La giudice Rosemarie Aquilina ha risposto: “Potrà anche essere difficile ascoltare, ma nulla è così duro come quello che le vittime hanno dovuto sopportare per migliaia di ore“.
Anche Simone Biles ha rivelato su Twitter di essere stata molestata da Nasser: “Per troppo tempo mi sono chiesta: “Ero troppo ingenua? Era colpa mia?” Ora conosco le risposte a queste domande: No. No, non è stata colpa mia“.
Il processo ha coinvolto tutta la federazione di ginnastica statunitense, coinvolgendo preparatori, allenatori, medici e dirigenti che per anni hanno coperto con la loro negligenza il lavoro criminale di Nasser.
A dicembre McKayla Maroney, campionessa olimpica a Londra, ha portato in causa il Comitato Olimpico degli Stati Uniti (USOC) e la USA Gymnastics per aver nascosto gli abusi di Nassar: l’atleta ha firmato un accordo confidenziale da 1,25 milioni di dollari.
In seguito alla denuncia il caso potrebbe allargarsi fino al Comitato Olimpico Statunitense che ha nel frattempo annunciato un’indagine indipendente per “esaminare come abusi di queste proporzioni sono stati sottovalutati così a lungo“.
Nassar è stato condannato a 175 anni di carcere. La giudice Rosemarie Aquilina, che ha aperto la sua corte alle giovani donne abusate, incluse diverse atlete olimpiche, ha chiaramente detto al dottor Nassar che probabilmente morirà in prigione: “Ho appena firmato la sua condanna a morte” sono le parole che ha usato.
E voi unimamme cosa ne pensate? Se fosse successo in Italia, cosa sarebbe successo? Quale la pena?
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