Quando il bimbo scalcia nella pancia della mamma è sempre un momento straordinario. La mamma “sente” il figlio. Un’esperienza affascinante, anche se alle volte i nascituri sono scatenati e i calci possono essere fastidiosi o dolorosi. Ma per i figli si sopporta questo e altro. Ora uno studio scientifico spiega che i movimenti del nascituro sono positivi e indice di buona salute.
Le mamme incinte lo sanno molto bene: quando il bebè tira calcetti nella pancia vuol dire che sta bene ed è attivo. Certo, alle volte può essere un po’ fastidioso e doloroso, ma c’è da preoccuparsi solo quando il feto non si muove.
Ora è uno studio scientifico a dimostrare che quando un bimbo scalcia nell’utero materno è segno che la gravidanza sta procedendo regolarmente e che il bambino sta bene.
Nel linguaggio scientifico si parla di movimenti fetali e sono indice di buona salute della gestazione del feto. A confermarlo è uno studio dell’Imperial College London e del Great Ormond Street Hospital, nel Regno Unito.
Lo studio ha preso in esame donne incinte, tra le 20a e 35a settimana di gravidanza, sottoponendo l’utero alla risonanza magnetica. Le scansioni così ottenute sono state analizzate in 3D al computer, sistema che ha permesso ai ricercatori di studiare i movimenti fetali e svilupparne dei modelli.
Gli studiosi hanno rilevato che il momento in cui il feto si muove di più è alla 30a settimana di gestazione. In questa fase il nascituro può esercitare esercitare fino a 4 chilogrammi di forza contro le pareti dell’utero.
Non è difficile capire perché i calci dei bambini nella pancia possano fare male.
Nelle settimane successive di gestazione i movimenti del bambino si riducono, perché il feto cresce e ha meno spazio.
In ogni caso i movimenti fetali sono importanti, perché sono il segnale che la gestazione sta procedendo bene e che il nascituro è sano. Quando il bimbo scalcia nella pancia della mamma sta facendo attività fisica, sta sviluppando i muscoli, le ossa e le articolazioni di gambe e braccia. Ecco perché i movimenti fetali sono importanti, mentre la loro assenza deve preoccupare.
La mancanza di movimento, infatti, potrebbe portare a malformazioni muscolo-scheletriche dopo la nascita del bambino.
Nel periodo più avanzato della gestazione, sebbene i movimenti fetali siano ridotti, perché il bambino è cresciuto e ha meno spazio nella pancia, comunque non mancano. Può trattarsi di calci o altro, ma il bambino deve muoversi e se la mamma non lo sente deve subito rivolgersi al medico.
Quando il bimbo scalcia nella pancia della mamma, vuol dire che sta bene, che sta mettendo su i muscoli, sta sviluppando correttamente le ossa dello scheletro e le sue articolazioni. Come un piccolo sportivo che sta facendo ginnastica.
Lo studio dei ricercatori britannici è molto importante anche perché monitorare i movimenti fetali durante la gestazione può aiutare a scoprire eventuali malformazioni muscoloscheletriche. Mentre sviluppare gli strumenti per misurare la forza di spinta del bambino all’interno dell’utero può aiutare i medici a preparare le cure adeguate per i bambini dopo la nascita.
Lo studio dell’Imperial College London e del Great Ormond Street Hospital è stato pubblicato sul Journal of the Royal Society Interface.
Che ne pensate unimamme?
In merito vi ricordiamo la storia della mamma incinta che ha evitato la morte della sua bambina recandosi in ospedale a farsi visitare dopo che si era accorta che la piccola non si era mossa durante la giornata.
Movimenti del bambino nella pancia della mamma
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