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I vecchi giocattoli sono pericolosi per i bambini, dice uno studio

Published by
valeria bellagamba
Vecchi giocattoli (iStock)

I vecchi giocattoli sono pieni di fascino, ci ricordano i tempi andati, dei nostri nonni e genitori. Chi li ha ancora in casa li conserva come cimeli e come ricordi di famiglia preziosi. Se il loro valore, soprattutto affettivo, è inestimabile, la loro sicurezza però non è affidabile, per questo motivo è bene non metterli in mano ai bambini, soprattutto se sono piccoli. Dietro a questi oggetti nostalgici possono nascondersi pericolose insidie.

Non date ai bambini i vecchi giocattoli di famiglia

Tutti abbiamo in casa, in soffitta o in cantina, vecchi giocattoli di famiglia, appartenuti ai nostri genitori, nonni o bisnonni. Si tratta di bambolotti di una volta, carrozzine in legno e ferro, soldatini, trenini, soldatini, macchinine, trottole, robot di latta, pupazzetti, orsacchiotti, bambole e tanto altro Quando apriamo i vecchi bauli e saltano fuori i giocattoli appartenuti tanti anni fa ai nostri familiari è una autentica gioia. Affiorano ricordi, aneddoti familiari, racconti dei tempi che furono. Spesso tempi in cui ci si doveva accontentare di poco, ma quei pochi giochi che si avevano erano custoditi con gioia e rappresentavano doni preziosi.

Se anche voi avete in casa questi giocattoli, teneteli e conservateli pure, ma evitate di darli ai vostri bambini, perché non sono adatti a loro. I giocattoli di una volta, infatti, non erano realizzati con gli stessi rigidi criteri di sicurezza che abbiamo oggi. Erano fabbricati con materiali, colle e vernici che oggi sono vietati perché nocivi. Inoltre l’usura del tempo può renderli molto fragili e causarne la facile rottura, con il rischio di tagli e infortuni. I bambini rischiano, poi, di assorbirne le sostanze nocive mettendoli in bocca o anche per inalazione – pensiamo a vecchi giocattoli con parti che si sbriciolano.

Per tutti questi motivi, non fate giocare i vostri bambini con i vecchi giocattoli di famiglia. Soprattutto se volete conservarli e non volete fargli fare una brutta fine. Sappiamo tutti cosa può capitare ad un oggetto in mano ad un bambino!

Il consiglio autorevole di non far giocare i bambini con i vecchi giocattoli viene dai ricercatori scientifici e riguarda non solo i giocattoli d’epoca ma anche quelli usati di pochi decenni fa. Uno studio britannico ha rilevato tutta una serie di sostanze tossiche e molto pericolose nei giocattoli vecchi. Molti giochi d’epoca e non solo contengono, infatti, una quantità impressionante di veleni che alla lunga possono danneggiare seriamente la salute dei nostri bambini.

L’Università di Plymouth ha realizzato lo studio esaminando 200 vecchi giocattoli di plastica, recuperati da case, mercatini e perfino in strutture per l’infanzia. I ricercatori hanno scoperto che questi giochi dall’apparenza innocua contenevano in realtà elevate concentrazioni di sostanze quali antimonio, bario, bromo, cadmio, cromo, piombo e selenio. Una schiera di sostanze tossiche contenute in pupazzi, pezzi di costruzioni (come i Lego) e gioielli di colore giallo, rosso o nero. Sostanze con le quali i bambini non dovrebbero entrare in contatto.

La ricerca ha impiegato la spettrometria a fluorescenza a raggi X per analizzare la presenza di elementi all’interno di singoli giocattoli. Inoltre, è stato simulato il microambiente gastrico di un bambino, per verificare gli effetti dei succhi gastrici a contatto con questi giocattoli. Ebbene gli studiosi hanno accertato che quando i succhi gastrici dei bambini entrano in contatto con i giocattoli vecchi, questi rilasciano bromo, cadmio o piombo in quantità superiori ai limiti fissati dalla Direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli. Pensiamo ad un bambino piccolo che in mette in bocca un gioco, che al contatto con la saliva rilascia queste sostanze tossiche.

I giocattoli di una volta non erano sottoposti a rigide normative sui materiali di fabbricazione. Lo sviluppo tecnologico e la realizzazione di materiali sempre più sicuri, ha permesso di fabbricare giocattoli che non rappresentano un pericolo per la salute e la sicurezza dei bambini: giochi che non si rompono, non si sfaldano, non si spezzano, non contengono parti taglienti o facilmente ingeribili, sono ignifughi e dipinti con vernici non tossiche. Condizioni di sicurezza che sono molto migliorate anche rispetto ai giocattoli di non molti anni fa.

Lo studio dell’Università di Plymouth è stato coordinato da Andrew Turner, esperto di scienze ambientali, che già in altri studi precedenti aveva segnalato la pericolosità dei bicchieri decorati che possono contenere livelli nocivi di cadmio e piombo. Lo studioso aveva puntato il dito anche contro le vernici usate nei parchi pubblici. Pensiamo a quelle usate per colorare altalene, giostre, girelli e tutti gli altri giochi che si trovano nei parchi pubblici, soprattutto quelli vecchi.

Lo studio inglese ha analizzato soprattutto i giocattoli di plastica, quelli che ancora circolano nei mercatini dell’usato e tra le famiglie. Giochi che in Inghilterra sono molto popolari, perché costano poco o nulla se li si eredita in famiglia. Giochi che vengono acquistati anche nei mercatini di beneficenza. Se l’intento è dunque nobile, purtroppo le conseguenze per la salute dei bambini possono essere molto pesanti.

La Direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli contiene norme molto precise e rigide che possono farci stare al sicuro sui giocattoli di nuova produzione, per quelli vecchi, riciclati o comprati nei mercatini, invece, non abbiamo nessuna sicurezza. Non esistono regole che ne limitino l’uso o la vendita, anche perché non è possibile stabilirne la pericolosità in modo preciso, essendo trascorso molto tempo dalla loro fabbricazione e messa in commercio. L’unico modo per evitare rischi, pertanto, è quello di sensibilizzare le famiglie. È importante dunque una corretta informazione in merito.

“Con l’introduzione e l’aggiornamento della Direttiva Ue, l’industria delle materie plastiche ha dovuto prendere tutte le misure necessarie a escludere gli elementi potenzialmente tossici dai nuovi giocattoli”, ha spiegato Andrew Turner. Per i giocattoli vecchi invece non ci sono regole, sono quindi i genitori e le persone che si occupano dei bambini a doversi regolare di conseguenza, evitando di mettere nelle mani dei bambini, soprattutto i più piccoli, vecchi giocattoli che possono essere nocivi.

Dopotutto basta un po’ di buon senso. Tenete i vecchi giocattoli di famiglia tra i ricordi e le cose più care, magari esposti in una vetrinetta, ma non dateli ai vostri bambini.

Un consiglio facile, vero unimamme?

Lo studio sui giocattoli è stato pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Science and Technology.

 

valeria bellagamba

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