Se c’è una cosa che i genitori non vorrebbero mai vedere è il proprio figlio in ospedale. Ancora di più avranno paura se il piccolino deve essere operato. Abbiamo paura per gli adulti, figuriamoci per i nostri cuccioli, soprattutto se si tratta di interventi complessi e delicati. L’ospedale di Valencienne, in Francia, ha trovato un metodo molto interessante per far affrontare ai bambini il momento dell’operazione con meno paura: guidano delle piccole auto!
I bambini in Francia vanno ad operarsi in auto
Nel video diffuso da France 3, i piccoli pazienti Marius, Alyssa e Milo sono pronti per scegliere il loro modello di auto: in questo modo arrivano al blocco operatorio non in una barella, ma con le proprie gambe e pensano meno a ciò che li attenderà. L’unica cosa che infatti li preoccupa è scegliere quale macchinina guideranno: la Spider Rosa o la Jeep?
Uno dei piccoli pazienti Milo, che ha 7 anni, è la prima volta che si fa operare: “Non hai paura?” gli chiede la mamma prima di salutarlo – “No, sono troppo grande per avere paura!”.
Le macchinine sono offerte interamente dal personale dell’ospedale e dalla squadra di calcio del Valencienne.
L’obiettivo è appunto quello di ridurre lo stress legato alla malattia e all’operazione nella maniera più naturale possibile: “E’ un modo ludico di farli pensare ad altre cose. Vanno al blocco operatorio senza stress, più distesi. Questo permette eventualmente di evitare dei medicamenti per rilassarli davanti al blocco operatorio” dice un medico.
Un’altra bimba, Layala – con il suo camice blue e la cuffia sulla testa – ha 4 anni e non esita un secondo a scegliere la sua vettura, la piccola Porsche rosa. La piccolina testa il clacson, la radio, si mette la cintura, pronta a partire e si è completamente dimenticata di essere in ospedale.
Se queste vetture possono sembrare un gadget, hanno invece veramente un significato terapeutico: a dirlo è il dottor Nabil Elbeki, capo del dipartimento di chirurgia: “Il nostro scopo è quello di evitare di somministrare degli ansiolitici per diminuire lo stress dell’operazione e quindi di avere un recupero più veloce“.
Il corridoio di 50 metri termina giusto davanti al blocco operatorio, il tempo di dimenticare le paure e le angosce e di rassicurare la mamma Melinda: “Normalmente avrebbe paura e distesa ne avrebbe ancora di più, ma grazie alla vettura non ha più paura”.
L’ospedale spera di poter avere a disposizione altre automobiline sia per la chirurgia tradizionale sia per la pediatria.
Un’idea a cui ispirarsi, tanto che ad Orléans un imprenditore ha donato 11 vetture all’ospedale della città. Sarebbe bello che questo avvenisse anche in Italia, magari grazie alla generosità di qualcuno.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla dell’ospedale dei pupazzi, perché i medici sono amici!